Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
21/04/2015 06:10:00

Rifiuti. La Corte d’Appello condanna Erice a risarcire un milione di euro a Trapani

11,30 - "Il contenzioso con il Comune di Trapani si riferisce agli anni 1992/2001. Il servizio raccolta rifiuti di Trapani è fra i più scadenti in Italia e fra i più cari come tasse per i cittadini trapanesi". Con riferimento alla sentenza della Corte di Appello di Palermo che, ribaltando l'esito del primo grado di giudizio favorevole invece al Comune di Erice, avrebbe oggi condannato il Comune ericino a rifondere a quello di Trapani una consistente somma, l'Amministrazione Comunale di Erice precisa e sottolinea che il contenzioso riguardava il conferimento dei rifiuti nella discarica Borranea e nell'impianto di riciclaggio negli anni dal 1992 al 2001 (!!!) Si tratta, quindi, di una vicenda nata e curata dalle amministrazioni precedenti a quella Tranchida, insediatasi nel 2007.

Ad ogni buon conto e nel merito, una volta letta la sentenza, affermano gli attuali amministratori di Erice, valuteremo se sará giuridicamente fondato ed opportuno un eventuale ricorso dinanzi alla Corte di Cassazione, ció anche in considerazione del fatto che oggetto della causa era l'interpretazione di una clausola contrattuale, risalente al 1989, che ben potrebbe offrire spunti per un'impugnativa di mera legittimità.

Sul piano delle letture e strumentalizzazioni politiche sulla vicenda, la replica del Sindaco di Erice Giacomo Tranchida

" .. ho l'impressione che il Sindaco Damiano, invero con minori responsabilità amministrative in materia rispetto al predecessore Sindaco Fazio, vogliano, distintamente, scaricare le loro responsabilità in materia di errate e miopi scelte gestionali sul sistema del servizio di raccolta dei rifiuti, che produce conseguenti ed esorbitanti oneri quale la esosa tassa rifiuti per i cittadini trapanesi, sulle mie spalle. Sbagliano tre volte e fanno i conti senza l'oste: 1) perché la vicenda giudiziaria si riferisce al tempo in cui gli amministratori ericini erano loro compagni politici e di partito; 2) proprio, al tempo invece, il sottoscritto Sindaco di Valderice, insieme a tutti gli altri Sindaci non a caso fiutando il pericolo si oppose all'OPA/Trapani Servizi lanciata da Fazio per trasformare il sistema del servizio rifiuti del comprensorio ex agro-ericino nella fallimentare odierna gestione trapanese; 3) perché Fazio e Damiano, quest'ultimo per grave eredità dal primo, non possono nascondere l'evidenza: Trapani, fanalino di coda in Italia, assicura un pessimo servizio raccolta rifiuti, non fa la raccolta differenziata porta a porta e financo fa pagare ai trapanesi una delle tasse più alte."

07,00 -  Con sentenza n. 574/2015 la Corte di appello di Palermo, sezione prima civile, in totale accoglimento di appello proposto dal Comune di Trapani, per il tramite dell'Avv. Francesco Paolo Di Trapani, dell'Avvocatura Comunale, ha condannato il Comune di Erice a rifondere allo stesso la somma di € 986.984,76, oltre interessi legali dalla data della domanda, a titolo di remunerazione dell'attività di conferimento rifiuti dal 1992 al 2001 nell'impianto di riciclaggio e compostaggio di C.da Belvedere e nella discarica controllata di c.da Cuddia Montagnola della Borranea.
In primo grado il Tribunale di Trapani, con la sentenza n. 443/2010, aveva rigettato la domanda di pagamento formulata dal Comune di Trapani, asserendo l'impossibilità giuridica dello stesso di adeguare unilateralmente le tariffe di conferimento di RR.SS.UU., come originariamente individuate in apposita convenzione stipulata tra gli Enti nel 1989.
Contro tale sentenza del Tribunale il Comune di Trapani proponeva appello innanzi alla Corte di appello di Palermo, la quale, riconoscendo nel Comune di Trapani la qualità di gestore Capofila del servizio di smaltimento rifiuti del comprensorio, di cui faceva parte il Comune di Erice, e ravvisando l'obbligatorietà ex lege del servizio reso, in totale riforma della sentenza di primo grado, ha condannato il Comune di Erice a pagare quanto preteso dall' Amministrazione del Capoluogo.
"Anche questa sentenza va nella direzione intrapresa di recuperare tutti i crediti che il Comune di Trapani vanta nei confronti non solo dei privati ma anche di altri Enti – ha dichiarato il Sindaco Damiano -. La politica di incremento delle entrate servirà a contrastare l'aumento delle tasse".

FAZIO. La sentenza della Corte di appello di Palermo che ha accolto il ricorso del Comune di Trapani, avanzato nel 2010, e condannato in questi giorni, dopo 5 anni, il Comune di Erice, dimostra quanto fosse fondata e giusta la pretesa della amministrazione Fazio che all'epoca ritenne di dovere, e poter, correggere in aumento le tariffe di conferimento dei rifiuti solidi urbani presso la discarica di c.da Borranea e chiedere le somme a conguaglio rispetto alla tariffa fissata nel 1989 nella convenzione con i comuni conferenti.

«Se come amministratori, all'epoca, non ci fossimo determinati in questa direzione – spiega Fazio, all'epoca sindaco della città –, le maggiori somme sborsate ad integrazione nel corso degli anni dal 1992 al 2001 per la gestione della discarica sarebbero pesate solo sulle tasche dei trapanesi e sui tributi da questi versati, determinando di fatto una palese ingiustizia ed un vantaggio per l'amministrazione Ericina. La sentenza, oltre che dare ragione al Comune, rende giustizia ai trapanesi che queste somme hanno dovuto anticipare nella determinazione della tassa sui rifiuti per effetto della opposizione del sindaco di Erice Tranchida che, invece, ritenne, oggi possiamo dire a torto, che l'aumento della quota per il conferimento a consuntivo, dovuta dal comune Erice non potesse essere decisa unilateralmente dal Comune di Trapani, gestore della discarica».

«Infine una annotazione: ancora una volta – dice Fazio – rilevo che il sindaco di Trapani, Vito Damiano, nonostante riguardo alla vicenda non abbia fatto nulla, poiché tutti gli atti relativi risalgono al 2010 e solo il pronunciamento della Corte d'Appello è di qualche giorno fa, ha prodotto una comunicazione, quanto meno omissiva, con la quale intende prendersi meriti che non sono suoi. Non ha nulla da dire di positivo sulla sua amministrazione e quindi si accredita meriti di altri ed inoltre non ammette un'altra importante verità: non ha ereditato una amministrazione carica di debiti come blaterava a destra e a manca ed ha raccolto una situazione di gran lunga positiva. Auspico che rapidamente si predispongano gli atti per recuperare materialmente il credito di poco più di un milione di euro presso il Comune di Erice perché la somma possa essere utilizzata per ridurre i tributi per il servizio di raccolta dei rifiuti».