La polizia è intervenuta a Trapani per aiutare una donna che era perseguitata dal vicino, un uomo di settanta anni, G.F. Voleva che la signora, che abita nel piano superiore al suo, legittima assegnataria dell’appartamento del condominio di proprietà dell’Istituto autonomo case popolari, liberasse l’alloggio perché venisse assegnato a un suo parente. G.F. l’avrebbe molestata, ingiuriata e minacciata persino di morte.
Dopo il provvedimento assunto dall’autorità giudiziaria l’uomo non potrà avvicinarsi alla signora e nell’eventualità di un incontro casuale dovrà mantenere da lei e dai componenti della sua famiglia una distanza non inferiore a cinquanta metri.
G. F. «abitualmente e consapevolmente», scrivono gli investigatori in una nota, adottava comportamenti finalizzati a perseguitare l’inquilina dell’alloggio del piano superiore a quello occupato da lui. Sarebbero stati scoperti vari danneggiamenti effettuati dal 70enne alla vittima che ogni volta che incontrava anche sulle scale condominiali avrebbe ingiuriato e minacciato di morte, mentre l’intervento di alcuni vicini in certe circostanze avrebbe impedito l’aggressione fisica da parte dell’indagato nei confronti della donna.
G. F. per la vittima si era trasformato in un vero e proprio incubo che si concretizzava in qualsiasi momento del giorno e della notte anche con rumori molesti provocati in particolare con l’utilizzo di un bastone con il quale l’uomo avrebbe colpito il tetto della propria casa che corrispondeva al pavimento dell’alloggio della donna alla quale in questo modo sarebbe stato impedito di riposare persino nelle ore notturne.