Il sindaco di Mazara ha risposto alla pesante diffida del Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti, che escludeva la possibilità che il comune amministrato da Nicola Cristaldi potesse “provvedere in via diretta al pagamento dei dipendenti proveniente dalla Belice Ambiente S.p.A. ed utilizzati nel proprio territorio”.
Il primo cittadino ha replicato di non aver “adottato alcun provvedimento in forza dell’art. 191 del testo unico ambientale per il pagamento degli emolumenti – ha spiegato – ma in forza degli articoli 50 e 54 del testo unico degli enti locali”.
Infine ha concluso che “avendo appreso che la società d’ambito ha provveduto al pagamento delle mensilità ai propri lavoratori richiamate nell’ordinanza, sono venuti meno gli effetti della stessa”.
In parole semplici è come se Cristaldi avesse detto: è tutto regolare. Il cosiddetto articolo 191 non c’entra nulla, gli stipendi agli operai della Belice Ambiente li avrei pagati io con gli articoli 50 e 54 del Tuel. Ma dato che ci ha pensato la società d’ambito, allora non ce n’è più bisogno.
E’ dunque solo una questione di riferimenti normativi?
Al di là di quest’altalena di tecnicismi poco comprensibili ai cittadini, la domanda rimane. Davvero Cristaldi avrebbe potuto pagare lui gli stipendi agli operatori? A tutti, o soltanto a coloro che lavorano sul territorio di Mazara del Vallo? E soltanto lo stipendio, o anche i relativi contributi?
Una posizione confusa, che rimbalzando tra articoli e testi unici, non chiarisce però secondo quale criterio Cristaldi, da socio della Belice Ambiente, avrebbe potuto pagare gli stipendi degli operatori senza però pagare regolarmente la società d’ambito. Se infatti i pagamenti fossero stati regolari e non un acconto ogni tre mesi, molto probabilmente il problema non si sarebbe verificato.
Davvero, si può arrivare alla paradossale situazione in cui un comune non paga correttamente la società che dovrebbe erogare gli stipendi agli operai (e della quale è socio) e poi si presenta per sopperire alle mancanze, provvedendo in via diretta?
Sonia Alfano, che non rappresenta, come alcuni hanno ventilato, un semplice punto di vista contrapposto a quello del sindaco di Mazara, ma il commissario straordinario della Belice Ambiente nominato dalla Regione Siciliana per un corretto passaggio dall’Ato alle cosiddette SRR (Sistemi di Regolamentazione dei Rifiuti), è molto diretta: “Gli stipendi degli operatori della Belice Ambiente non possono essere pagati dal comune di Mazara, né con la cosiddetta 191, né con gli articoli del Tuel. Ancor meno soltanto per una parte dei lavoratori, cioè per quelli che operano in quel territorio. Poi, come è noto, il Comune non è un sostituto d’imposta e non potrebbe pagare nemmeno i contributi.”
Intanto il consiglio comunale aperto di martedì scorso a Castelvetrano, con la partecipazione di Sonia Alfano, è stato spostato al prossimo 18 maggio, seguito da quello di Mazara del vallo il 26 maggio.
Egidio Morici