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23/05/2015 21:05:00

Un anno di commissariamento regionale a Marsala

 di Dino Agate  - Mentre passeggiavo in bicicletta sul lungomare dello Stagnone, mi ha colpito un vuoto che prima non c'era. Ho girato ed ho osservato meglio. Un edificio abusivo che per quasi mezzo secolo faceva bella mostra di sè, una cinquantina di metri vicino alla postazione militare, non c'era più. Evidentemente abbattuto dalle ruspe del comune. Finalmente! Bisogna dare atto che le demolizioni procedono, anche se al ritmo di poche all'anno, su circa quattrocento costruzioni abusive che deturpano il nostro litorale. Complimenti quindi al commissario regionale, Giovanni Bologna, che da un anno amministra la nostra città, in attesa di lasciare con l'insediamento della nuova amministrazione, che sarà eletta il 31 maggio e l'1 giugno prossimi.
Il ritmo delle demolizioni, benché lentissimo, é continuato con il commissario regionale. Per il resto, quest'ultimo anno di commissariamento non ha fatto registrare niente di positivo, come del resto avviene in tutti i casi di commissariamento. I commissari, si sa, sono alti funzionari regionali, mandati dal presidente della Regione, ad amministrare le città le cui amministrazioni elettive sono state sciolte anticipatamente per dimissioni del sindaco o per altri eventi come l'accertamento ministeriale di infiltrazioni mafiose. Però qualcosa di meglio ci si aspetterebbe da questi commissari che s'insediano ed a volte stanno a lungo, come é avvenuto a Marsala, nella poltrona di primo cittadino.
Una sola cosa ho sentito che é stata fatta in quest'ultimo anno: si sarebbe ottenuto un finanziamento per la rete fognaria. Importante sì, ma ordinaria amministrazione. I finanziamenti per i servizi pubblici essenziali sono cose che ogni città civile dovrebbe procurarsi. Ordinaria amministrazione dunque, che non sarebbe nemmeno notizia se non si dovessero ogni giorno riempire le pagine dei giornali. Ma altre cose ordinarie non sono state fatte, tipo la verniciatura delle strisce pedonali. Oggi in città, anche sulle vie più trafficate, non si notano più. In caso di incidenti si innesta una serie di controversie giudiziarie, che ha un esito per certi aspetti positivo: fanno lavorare gli avvocati ed i magistrati. Ma hanno anche un aspetto negativo: fanno mettere sotto i pedoni.
I commissari regionali non si recano ogni giorno nei comuni dove sono assegnati. Da alti burocrati quali sono, hanno da seguire il loro ufficio alla regione, e si sa quanto si lavora alla regione. Vanno ad amministrare i comuni una, due volte la settimana, a volte meno. I funzionari locali fanno quel che possono, e spesso poco. Non fanno molto quando ogni giorno c'é un sindaco in sede, figuriamoci quando c'é un commissario che viene ogni tanto.
Crocetta, Crocetta, fra le tante idee che hai, non puoi pure pensare che sarebbe meglio mandare commissari, nei comuni bisognevoli, con l'obbligo di starci continuamente? Un comune non é una sinecura, vero?

leonardoagate1@gmail.com