di Dino Agate - La Juve ha perso la finale della Champions League a Berlino, e tanti tifosi italiani l'hanno sbeffeggiata, tanti altri ne hanno riconosciuto la nobile, seppure negativa partita. Opinioni. Ma il tifo le tramuta in qualcosa di più di semplici opinioni su una partita di pallone. La cosa s'ispessisce, si acuisce, ribolle e ritorna diversa da come parte. Così capita che un vero tifoso juventino, il senatore della Repubblica, Stefano Esposito, Pd, componente della commissione, presieduta da Rosy Bindi, che una manciata di giorni fa, alla vigilia delle votazioni regionali, ha squassato il già scassato andazzo politico, con la pubblicazione dell'elenco dei candidati impresentabili, ma per legge candidabili, alle poltrone di consigliere o presidente delle regioni... capita che questo senatore mette in rete la seguente originale considerazione: "’Godere per la sconfitta della Juventus è come essere impotenti ed esultare se qualcuno fa godere la tua donna”.
Nelle stesse ore 3480 nuovi migranti, con aliquota interna di malviventi e terroristi, venivano salvati dalle forze navali nell'operazione che li ha portati nei centri di raccolta italiani, e qua probabilmente resteranno a lungo, perché le altre nazioni europee, che quindici o venti giorni prima avevano promesso di accettare la ripartizione dei migranti fra tutti i paesi, non ne vogliono più sentire parlare, e praticamente hanno disdetto quell'accordo. Così, sempre noi italiani ci dobbiamo fare carico di tutti quelli che a migliaia arrivano sul nostro territorio. L''Unione Europea, invece, ha aumentato i fondi destinati al recupero in mare dei migranti. Cosicché ne arriveranno di più dopo circa i primi sessantamila arrivati dall'inizio di quest'anno. La situazione dell'accoglienza dei migranti rischia di far lacerare il già maltenuto tessuto sociale italiano.
Ma chi se ne frega di queste considerazioni! Ha giocato la Juve a Berlino. Ha perso, i tifosi anti juventini esultano. I tifosi juventini si lacerano l'anima, e non dormono più la notte, e forse neanche di giorno, presi come sono dalla tragedia della sconfitta della loro squadra del cuore.
Non dorme più certamente, perché non ne avrebbe il tempo, il senatore citato Stefano Esposito, preso com'é dalla soluzione del problema migranti, dalle conseguenze politiche e giudiziarie scaturite dalla pubblicazione del fatidico elenco degli impresentabili, dalla discesa nei sondaggi di gradimento del suo leader Matteo Renzi, anche se questo a lui, che sta dalla parte di Bindi, può far piacere, ma sempre di un interesse si tratta, o di insoddisfazione o di soddisfazione, e gli interessi, si sa, non fanno dormire.
Nonostante, quindi, la sua intensa attività nel campo sportivo ed in quello politico, Stefano Esposito, politico e tifoso, ha lanciato dunque il suo messaggio urbi et orbi, ma apriti cielo! Le femministe ne hanno subito rilevato il sessismo ed il becero maschilismo. A nulla é valso l'ammorbidimento della sua frase, o delle conseguenze della sua frase, da parte dell'incauto senatore. Ha specificato, nell'intervista di ieri a Repubblica, che ogni tanto si deve essere leggeri, e che lui non é né sessista né maschilista.
Con buona pace dei problemi veri, la politica, rappresentata da un suo esponente del partito di maggioranza, ed il femminismo, rappresentato dalle sue vestali in servizio permanente effettivo, vicendevolmente si contrastano, impiantando un'ennesima diatriba sul nulla. Pensando a irreali problemi di questo paese, diventa questione di principio stabilire se coloro che hanno gioito per la sconfitta della Juve siano assimilabili a quegli impotenti che esultano se altri fa godere la loro donna.
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