Arriva in Sicilia il condono edilizio per abusi commessi prima del 2003 e e nelle zone ad «inedificabilità relativa», ma non in quelle ad «inedificabilità assoluta». E’ il condono Berlusconi, voluto dall’allora presidente del consiglio nel 2003, appunto, e che adesso viene recepito da una nuova circolare per sbloccare le domande di sanatoria presentate ai comuni subito dopo la sua approvazione. La circolare porta la firma dall’assessore al Territorio e Urbanistica, Maurizio Croce. Una stima delle domande presentate sarà effettuata nelle prossime settimane dopo la pubblicazione della circolare sulla Gurs. Ma ci sono piccoli comuni anche con oltre mille istanze.L’iter del «condono Berlusconi», in Sicilia, era stato bloccato, essendo stata recepita la legge nazionale, ma senza apportare le necessarie modifiche per adattarla alla realtà isolana dove vincoli paesaggistici ed architettonici, quindi zone di inedificabilità assoluta, interessano quasi tutto l’intero territorio regionale. Potete leggere la circolare cliccando qui.
Una analoga circolare era stata varata dall’assessore Mariella Lo Bello, che nel primo governo Crocetta, aveva la stessa delega di Croce.Per fermare la circolare erano scattate le contromosse dei parlamentari del Movimento 5 Stelle all’Ars, che avevano denunciato la vicenda a tutti i livelli, arrivando a presentare un disegno di legge per disinnescarla. La circolare di fatto estendeva l’ultimo condono edilizio del 2003 agli immobili ricadenti in aree sulle quali insistono vincoli di protezione, tra i quali, quelli paesaggistici ed idrogeologici.
Nel frattempo, parecchi cittadini che avevano presentato domanda di sanatoria e pagato la prima rata dell’oblazione si sono rivolti alla giustizia amministrativa, ottenendo dal Consiglio di giustizia amministrativa e dal Tar diversi pronunciamenti a loro favore. «Con questa circolare – ha rilevato l’assessore Croce – rimettiamo in moto il procedimento per consentire ai comuni di perfezionare le istanze di sanatoria edilizia dopo avere verificato che siano state presentate entro i termini previsti».«Si tratta di un provvedimento – ha sottolineato il deputato regionale del Pd, Anthony Barbagallo – atteso da decine da migliaia di cittadini. Oggi, finalmente, il governo regionale ha risposto con buon senso, anche sulla base di precedenti sentenze del Cga e del Tar Sicilia». Barbagallo, nel ricordare, di avere sollecitato l’assessore Croce ad intervenire per mettere ordine in questo settore, con una interrogazione parlamentare, ha chiarito: «A scanso di equivoci, questa circolare che riguarda il passato e che in alcun modo potrà portare a nuove realizzazioni: siano noi per primi a dire che sulla difesa del territorio bisogna essere fermi, ma al tempo stesso diciamo che non si poteva fare finta di nulla su una situazione che si trascinava da troppo tempo e che per anni ha lasciato nel limbo migliaia di cittadini».