La prima ondata di scirocco, lo scorso fine settimana, ha causato diversi incendi in tutta la Sicilia. Nel Trapanese i danni maggiori. La montagna di Erice è stata letteralmente devastata, e il Sindaco Giacomo Tranchida ha puntato il dito contro la Regione che tarda a varare le misure antincendio e a mettere al lavoro i forestali. L'assessore all'agricoltura Caleca, dal canto suo, parla di una riforma in arrivo che dovrebbe rendere più efficente il sistema. Ma nel frattempo Erice brucia. "Dove erano gli agenti e il servizio antincendio della Forestale?" grida Tranchida. I sindacati spiegano: "Le risorse ci sono, solo che il bilancio è stato approvato dalla Regione a fine Aprile, quindi la normale attività di prevenzione che solitamente si fa a Maggio non è stata ancora fatta". Ma possibile che nessuno, in questa Regione benedetta, ha mai chiaro il concetto di "urgenza"?. In Sicilia ci sono 7000 addetti anti incendio della Forestale, ancora non avviati al servizio perchè devono passare le visite mediche...! Di questi, comunque, il 20% dovrebbe essere tagliato, in base alle misure di spending review adottate dalla Regione, e i sindacati hanno proclamato già un primo sit in di protesta per mercoledì. L'assessore Caleca aggiunge: "Lo so che i viali parafuoco vanno fatti a Maggio, e non ora. Purtroppo in Sicilia la burocrazia sembra avere la meglio. Ma presto le cose cambieranno". Come primo gesto di "attenzione" alla comunità ericina l'assessore comunica inoltre che il suo ufficio chiederà di costituirsi parte civile nel processo che si tiene a Trapani, contro Michele Scavone, imputato di aver causato l'incendio di Monte Inici a Trapani che, nel 2012, ha distrutto un immensa porzione di territorio. L'Osservatorio Legalità di Trapani ha anche presentato un esposto in Procura sull'incendio dello scorso fine settimana. "Nella speranza che vengano individuati quanto prima i responsabili materiali dell'atto criminale - spiega l'avvocato Vincenzo Maltese - abbiamo voluto porre l'attenzione su tutte le eventuali responsabilità – anche per omissione - connesse alla mancata scerbatura in area demaniale di competenza della Regione Sicilia, e delle strade di competenza della ex Provincia (come quella di S'Anna da dove è divampato il rogo) oggi Libero Consorzio del Comuni, gestito periodicamente dal Commissario straordinario nominato dal Presidente Crocetta. Nell'esposto/denuncia, al momento a carico di ignoti, chiediamo altresì di accertare il perchè non sia partita in tempo la campagna antincendio, se siano stati fatti o meno gli indispensabili viali parafuoco da parte dell'Azienda Demanio Foreste e pertanto per responsabilità anche questa in capo della Governo Regionale, accertare ogni responsabilità per tutti i ritardi causalmente riconducibili all'evento dannoso, se e per quali ragioni non è stato ritenuto prevedibile, dato il forte vento di scirocco, l'impiego straordinario di uomini della Forestale".
Si schiera con il Sindaco di Erice il deputato regionale trapanese Paolo Ruggirello: "Trovano la mia piena condivisione le parole del sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, in merito all'ingente danno subito a causa dell'incendio di sabato scorso. Ritengo inevitabile che ognuno si assuma la responsabilità di ciò che si è verificato e voglio sottolineare che la notevole presenza di addetti ai lavori è voluta proprio per scongiurare questo tipo di rischi che ogni estate, però, tornano a verificarsi. C'è un vero esercito di professionisti che non vengono gestiti dall'Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste in maniera efficiente a causa della mancanza di una dirigenza qualificata e di un'attenta analisi delle esigenze che ne consentirebbe la ripartizione sul territorio privilegiando le emergenze. Un piano di impiego del personale andrebbe fatto mesi prima dell'arrivo della stagione calda, per poter intervenire laddove mancano ancora nomine dirigenziali. L'assessorato dovrebbe dare priorità a questo tipo di problemi e mettere da parte gli obiettivi nazionali e internazionali di promozione prima ancora di fare ordine a casa propria".