Presso la sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Trapani è stato istituito l'"Ufficio attività produttive e sindacali". Si tratta del primo del genere in Italia ed ha l'obiettivo di rilanciare e rendere produttive le aziende confiscate alla mafia.
L'Ufficio, (promosso dalle segreterie nazionali della Fillea Cgil insieme alla Filca Cisl e alla Feneal Uil, di cui fanno parte sindacati e amministratori giudiziari) avrà il compito di rilanciare le aziende edili gestite dallo Stato affinché abbiano un ruolo propulsivo nell'economia del territorio e di definire attraverso i piani industriali nuove prospettive di assetti societari e occupazionali.
L'istituzione è avvenuta nel corso di un incontro che si è tenuto al Tribunale di Trapani tra il giudice Piero Grillo, presidente di sezione, i segretari della Fillea Cgil Enzo Palmeri, della Filca Cisl Francesco Danese, della Feneal Uil Sergio Buscaino e gli amministratori giudiziari Giuseppe San Filippo (Sicil Calcestruzzi e Castellammare Calcestruzzi), Patrizio Abbate (Coling e Tip – Trapani Infrastrutture portuali), Vincenzo Leone (Funaro Costruzioni) e Pietro Russo (Cogeta).
“In provincia di Trapani – affermano i sindacalisti Palmeri, Danese e Buscaino - le aziende confiscate hanno necessariamente bisogno di essere produttive e competitive così come è indispensabile dare certezze ai lavoratori sul loro futuro occupazionale. Diversi operai – proseguono - sono stati licenziati mentre per altri sono stati attivati gli strumenti della cassa integrazione guadagni anche straordinaria. Ciò che chiediamo con forza è che per le aziende gestite dallo Stato si riaprano prospettive anche attraverso la ripresa delle opere attualmente bloccate, come è il caso del porto di Trapani dove i lavori sono fermi da un anno e due mesi”.