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24/06/2015 06:20:00

Birgi e l'ultimatum Ryanair. I sindaci: "Paghiamo, ma vogliamo anche decidere"

 “Paghiamo, ma vogliamo più voce in capitolo”. E’ questo, in sostanza, il commento che fanno i sindaci del Trapanese davanti all’ultimatum della Ryanair. La compagnia aerea lowcost nei giorni scorsi ha inviato una lettera di fuoco con la quale batteva sul piattino per il pagamento della prima tranche per il 2015 e il saldo dell’anno scorso per i Comuni trapanesi. L’accordo di co-marketing per garantire le rotte Ryanair da e per l’aeroporto di Birgi prevede che i 24 comuni, in diverse quote, debbano versare il totale di 2,2 milioni di euro l’anno. Ogni lettera che arriva dall’Irlanda è un sussulto per il presidente della Camera di Commercio Pino Pace che in questo affaire ha svolto il ruolo di “cabina di regia” tra le istituzioni. Ma Pace si è stancato di rincorrere i Comuni e ha annunciato che si dimetterà se le amministrazioni non dovessero mettersi in regola entro il 30 giugno. La Ryanair, che pensa al business, ha minacciato la riduzione dei passeggeri del 40% se i Comuni non pagano.
I Comuni, tra ristrettezze economiche, promettono di pagare, di rispettare l’impegno. Nonostante l’imprevisto Iva al 22% che non è stata calcolata nel contratto.
“Ho chiesto più volte che i comuni vengano coinvolti maggiormente nelle scelte strategiche dell’Airgest, non possiamo solo pagare”, ha detto Vito Damiano, sindaco di Trapani città che assieme a Marsala paga la quota più alta: 300 mila euro ciascuno.
Non ci stanno ad essere presi per pezzenti i Comuni, coinvolti nell’accordo in un momento di vuoto istituzionale. Con l’abolizione a metà delle Province è la Regione che ha rilevato le quote dell’ex Provincia di Trapani dell’Airgest ma non ha definito il da farsi ancora.
“Abbiamo dato mandato per saldare la prima tranche”, dice Damiano. “Nel 2014 abbiamo versato tutto” - aggiunge il sindaco di Favignana Giuseppe Pagoto - “e abbiamo provveduto al pagamento della prima rata, rispettiamo sempre gli impegni”. E sulla minaccia di Ryanair il sindaco di uno dei comuni più “turistici” della provincia non abbocca: “non credo che taglierà i voli. Noi però vorremmo metterci del nostro sulla scelta delle tratte. Favignana paga un grosso importo, 160 mila euro l’anno, perchè abbiamo tanti turisti, anche se siamo un piccolo comune, allora vogliamo decidere sul tipo di turismo, sulla qualità dei voli. Su questo deve essere l’Airgest il motore per risolvere tutto e dare entusiasmo”. Pagoto dice la sua anche sull’esercitazione militare a Birgi: “preferisco mille turisti che mille militari per il territorio. Non saranno un bel vedere questi caccia che ci voleranno sulla testa”.
L’altra città turistica è San Vito Lo Capo, centinaia di migliaia di visitatori ogni anno, meta d’eccellenza del territorio, ma ancora non ha pagato la tranche del 2015. “Ma pagheremo a breve - dice il sindaco Matteo Rizzo - abbiamo sottoscritto un impegno e lo rispetteremo. Chi non ha pagato il 2014 si metta subito in regola”. I Comuni però sono rimasti delusi dalla ripartizione dei 5 milioni di euro girati dal Governo come “ristoro” dei danni provocati dalla chiusura dello scalo civile di Birgi in occasione della guerra in Libia del 2011. Dei 5 milioni il 75% andrà all’Airgest, il resto ai Comuni. “Abbiamo chiesto - continua Rizzo - che questi soldi vengano impegnati per pagare l’Iva per il contratto di co-marketing. Noi rispetteremo l’impegno anche per spirito di coesione col territorio. Potremmo puntare i piedi perchè la nostra città è alla stessa distanza dall’aeroporto di Palermo rispetto a Birgi”.
Ma non sono solo i comuni turistici a guardare cosa succede con la Ryanair e Birgi, perchè all’accordo di co-marketing partecipano anche i piccoli comuni lontani e non proprio a vocazione turistica. Come Partanna, che certamente non campa di turismo: “però partecipiamo perchè guardiamo all’aspetto sociale, ci sono molti nostri concittadini che usano l’aeroporto - spiega il sindaco Nicolò Catania”. Il Comune di Partanna dovrebbe versare ogni anno 20 mila euro, sembrerebbe essere uno di quelli che ancora è indietro con il saldo 2014, anche se il sindaco dice “sono a posto con i pagamenti. Non è detto che solo i Comuni vicini all’aeroporto e quelli turistici debbano preoccuparsi, anche noi del Belice dobbiamo stare attenti e affrontare il problema energicamente. Soprattutto sul piano regionale, è giusto che la Regione si faccia carico dei problemi che riguardano l’aeroporto”.