Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
07/02/2025 15:40:00

Ex aeroporto di Castelvetrano: interrogazione in consiglio comunale sulla tutela del sito

 Il futuro dell'ex campo d'aviazione di Castelvetrano resta al centro del dibattito politico locale. Sedici consiglieri comunali del Comune di Castelvetrano hanno presentato un’interrogazione consiliare per chiedere chiarimenti sulle azioni di tutela di questo sito, considerato di rilevanza storica internazionale.

L'ex aeroporto militare, che si estende su una superficie di 110 ettari, faceva parte del Demanio dello Stato fino a pochi anni fa. Nel 2021, la sua vendita all’asta ha portato all'acquisizione da parte della società 'Greenit Spa', una joint venture partecipata al 51% da Plenitude (Eni) e al 49% da Cdp Equity (Gruppo Cdp). La società ha acquistato 96 ettari dell’area e ha presentato un progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico composto da 144.284 moduli, con una potenza di 78,63 MWp. Attualmente, il progetto è sottoposto alla procedura di valutazione di impatto ambientale presso il Ministero dell’Ambiente.

I consiglieri comunali hanno sottolineato l’importanza storica del sito, che durante la Seconda guerra mondiale fu un obiettivo strategico dell'aviazione anglo-americana. L’ex aeroporto ospitò il 132° Gruppo e fu il luogo di un incontro segreto tra il Presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt e i generali Patton e Clark. Inoltre, la legge regionale n.12 del 12 luglio 2018 stabilisce criteri per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale relativo ai conflitti mondiali, un aspetto su cui i consiglieri chiedono maggiore attenzione.

Anche Alberto D’Agata e l’associazione Sicilia Antica hanno presentato osservazioni al Ministero dell’Ambiente per la salvaguardia dell’area. Tuttavia, 'Greenit' ha risposto chiarendo che la Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani ha escluso la presenza di strutture di interesse archeologico e ha confermato l'assenza di vincoli paesaggistici sui terreni coinvolti nel progetto.

Il piano, che prevede un investimento di circa 80 milioni di euro, include anche la parziale demolizione della pista di atterraggio e decollo. Un altro nodo da sciogliere riguarda la compatibilità con l’attuale Piano Regolatore Generale (PRG) del Comune, che destina l’area ad attività aeroportuali e aeroclub. In merito a questo, 'Greenit' ha specificato che sarà richiesta una modifica della destinazione d’uso al Comune di Castelvetrano per consentire la realizzazione dell’impianto fotovoltaico.

La vicenda continua a suscitare dibattito tra tutela storica e sviluppo energetico, con il coinvolgimento delle istituzioni locali e delle associazioni del territorio.