Sono circa 62.000 i migranti giunti dall'inizio dell'anno via mare fra i quali almeno 5.914 minori (3779 non accompagnati), provenienti principalmente da Siria, Eritrea e Somalia. Save the Children, cosi', amplia e rafforza l'aiuto ai minori migranti in arrivo in Italia aprendo per loro in Sicilia "spazi a misura di bambino e adolescente" nelle zone di sbarco e all'interno delle strutture all'occasione utilizzate per la primissima accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Gli "spazi a misura di bambino e adolescente" sono aree dove giocare, socializzare, recuperare un senso di normalita', in un ambiente sicuro e "child friendly" e dove i giovani e giovanissimi migranti possono trovare protezione dal rischio di abusi e sfruttamento, sostegno educativo, informazioni sui loro diritti e l'opportunita' di far sentire la loro voce attraverso attivita' di partecipazione. "I minori migranti che quotidianamente incontriamo e aiutiamo sin dal momento del loro arrivo - spiega Raffaela Milano, direttore Programmi Italia-Europa Save the Children - ci raccontano di viaggi sempre piu' duri e drammatici, che spesso includono l'attraversamento del deserto o di zone in guerra, prima del rischiosissimo tragitto via mare". Durante questi viaggi fronteggiano situazioni terribili: disidratazione, malnutrizione, rapimenti, detenzione, torture, schiavitu', traffico, abusi sessuali. Molti bambini, conclude, "sono traumatizzati quando arrivano da noi. Per questo abbiamo deciso di avviare delle attivita' educative e ludico-ricreative con gli "spazi a misura di bambino", che potranno aiutarli a riacquistare un senso di normalita' ed esprimere le loro emozioni".
TRAPANI. Altri 422 migranti sono giunti, ieri, al porto del capoluogo «blindato» dalle forze dell’ordine. Insomma, l’emergenza sbarchi - di cui ancora oggi non si conosce la portata - continua. E per l’ennesima volta la città si è mobilitata per accogliere i nuovi profughi. A mattere piede sulla terraferma, dopo un lungo viaggio a bordo di fatiscenti imbarcazioni, 298 uomini, 34 donne e 90 minorenni, appartenenti a diverse etnie, in fuga dai loro Paesi. Gli extracomunitari sono stati soccorsi al largo della costa libica da una nave militare belga, la stessa che li ha trasportati in città dove averli tratti in salvo. A fare scattare l’allarme due presunti casi di scabbia. Patologia ancora, però, da accertare; i due migranti, pertanto, sono stati isolati dal gruppo e condotti al pronto soccorso del «Sant’Antonio Abate» per essere sottoposti ad analisi più approfondite per fugare ogni dubbio sulle loro condizioni. Il resto della comitiva, fatta eccezione per un giovane con un braccio fratturato, vittima verosimilmente di un incidente durante l’ennesimo «Viaggio della speranza», stava bene, anche se era stremato per la lunga traversata e per il caldo che comincia a farsi sentire.