Gli Stati Uniti hanno accelerato il completamento della costruzione omosessuale. La loro Corte Suprema ha sentenziato che i diritti degli omosessuali sono garantiti dalla Costituzione al pari dei diritti degli etero. Finora erano 36 gli stati della bandiera a stelle e strisce che permettevano le unioni tra persone dello stesso sesso. I rimanenti stati non le permettevano. Per la recente sentenza tutti gli stati dovranno adeguarsi.
Il presidente Obama é stato tra i primi, alla pubblicazione della notizia della sentenza, a congratularsi con Obergefell, il capo del movimento che ha portato la questione all'attenzione dei giudici. Che non sono stati tutti favorevoli alla decisione, presa a maggioranza: 5 voti a favore contro 4 contrari. Decisivo é stato il voto di un giudice conservatore, Anthony Kennedy, che in questo caso si é unito all'opinione dei giudici liberal.
Il fatto che una decisione così importante sia stata presa sul filo del rasoio, la fa pensare lunga sulla divisione degli animi riguardo all'accesso dei gay al matrimonio, che é la più antica istituzione, concessa fino ad una quindicina di anni fa nel mondo occidentale solo alle coppie etero. In quindici anni, con il crescere del fenomeno omosessuale, l'opinione pubblica occidentale é passata da posizioni largamente contrarie all'estensione dell'istituto matrimoniale a persone dello stesso sesso, a posizioni notevolmente più favorevoli. Oggi, in Italia, un recente sondaggio di Eumetra s.r.l. ha rilevato che i favorevoli ai matrimoni omosessuali sono quasi pari alla metà dei rispondenti ai quesiti. Riguardo alle fasce di età, é stato rilevato che i più favorevoli sono i giovani, specie se acculturati; i meno favorevoli sono gli anziani, specie se meno acculturati. Dal punto di vista politico, gli aderenti ai partiti di sinistra sono più favorevoli di quelli aderenti ai partiti di destra. Se l'andamento della direzione presa dall'opinione pubblica dovesse continuare, fra pochi anni avremmo una netta maggioranza di italiani favorevoli. A questo punto, la Chiesa potrebbe cambiare l'atteggiamento di rifiuto, finora confermato anche se mitigato dall'affermazione del papa che, riguardo agli omosessuali, ha dichiarato: "Chi sono io per giudicare?". Eppure il papa, mentre si dichiara incapace di giudicare, si oppone alla concessione del vincolo matrimoniale a persone dello stesso sesso. Un atteggiamento ambiguo, che potrebbe mutare e diventare favorevole con il crescere del numero dei cittadini favorevoli.
Fin qui é la svolta della estensione ai gay del vincolo matrimoniale Ma vengono sottaciute le conseguenze che ne derivano, che non sono di rilevanza minore, ed anzi creano problemi maggiori di etica. Se un uomo vuole sposare un altro uomo, come una donna un'altra donna, alla fine si tratta di scelte che la sensibilità contemporanea, in larga misura, accetta. Ma nel momento in cui gli omosessuali, uniti dal vincolo del matrimonio, chiedono di procreare o adottare bambini, il problema si allarga e si impenna, perché un conto é scegliere di vivere come marito e moglie con chiunque, ed avere e dare assistenza morale ed economica, un altro conto é permettere l'allevamento di figli, sia propri da precedente matrimonio dell'uno o dell'altro dei due, sia procreati con relazioni adulterine, sia adottati.
L'equiparazione delle unioni etero a quelle gay, ove utilizzato, come già avviene e sempre più avverrà, per includere nel novero dei nuovi rapporti l'ulteriore possibilità riguardo alla procreazione e all'educazione della prole, pone il diverso problema di decisioni che, riguardando piccoli esseri indifesi che dovranno essere educati, assumono una rilevanza diversa. Infatti, scegliere di percorrere una propria vita affettiva, da adulti coscienti, é sicuramente lecito e liberal, ma decidere di condizionare al proprio modello bambini che crescono, é un altro paio di maniche. L'educazione dei bambini, che da sempre é stata affidata a una madre e ad un padre, può essere affidata a due padri o a due madri? Di queste implicazioni si parlerà ancora a lungo, e ci vorranno altre sentenze di corti supreme ed altre leggi per nuovi tentativi di composizione di questioni che, a seconda delle scelte operate, condizioneranno il futuro dell'uomo.
Leonardo Agate