E' stato inaugurato a Castelvetrano il bene confiscato alla mafia ,ed oggi restituito alla società civile, sito in Contrada Seggio-Torre. Il bene in questione era stato confiscato a Gaetano Sansone e costituiva fino a poco tempo fa un fondo agricolo (esteso per oltre 26 ettari, coltivato ad uliveto, agrumeto e vigneto) di grande rilevanza economica. Il bene era stato assegnato provvisoriamente dall’Agenzia del Demanio, sezione per i Beni Confiscati, al Comune nel 2009 e da questi all’Associazione Libera, che ha selezionato i soci per una nuova Cooperativa di giovani che, costituitasi di recente, con il nome Rita Atria Libera Terra, ha assunto il compito di restituire il bene alla collettività. Nel 2011 è stato ottenuto il finanziamento per la ristrutturazione, nell’ambito del Pon Fesr- Sicurezza per lo Sviluppo-Obiettivo Operativo 2.5, ha mirato al restauro del predetto immobile, abbandonato e degradato, per diventare sede della Cooperativa, che svolgerà le proprie attività, connesse al recupero produttivo e funzionale del fondo agricolo.
Che con la confisca del suddetto fondo si sia inferto un duro colpo alla mafia è indubbio: poiché negli ultimi tre anni ben tre incendi di sicura natura dolosa (ultimo dei quali lo scorso 19 giugno 2104) hanno interessato la vegetazione, prima lussureggiante ora in agonia, costituita soprattutto da un fiorente oliveto, sito nel cuore della produzione della famosa “nocellara del Belice”. Oggi si raggiunge il primo degli obiettivi prefissati: quello di recuperare l’immobile rurale di grande rilevanza, primo passo per far tornare alla piena produttività un fondo di sicuro interesse della mafia, dimostrando ancora una volta come l’azione dello Stato può vincere sulla criminalità organizzata senza che la stessa possa pensare in alcun modo di poter intimorire o fermare l’azione amministrativa.