di Dino Agate - Il cinque luglio scorso, al Museo Mirabile di Contrada Fossarunza a Marsala, si é svolto il terzo Simposio di poesia. C'é stato naturalmente il vincitore, anzi per la precisione c'é stata una vincitrice. Il risultato dell'urna é stato sicuro. La vincitrice ha preso più voti degli altri. Ma non si può dire che la poesia da lei recitata sia stata la migliore. E' sicuro invece che ha preso più voti. Il regolamento prescrive che possono votare, per eleggere il poeta dell'anno, tutti i poeti che hanno partecipato al concorso. La giuria é composta dagli stessi partecipanti al concorso. Già questo deve fare avvertirti che non si tratta di un organo indipendente. Ogni partecipante tira acqua al suo mulino, e chi lo sa fare meglio ottiene quel voto in più che gli consente di essere il vincitore. Amen. Di questa maniera, é sicuro che se al concorso avessero partecipato Ungaretti, Quasimodo e Montale, avrebbero avuto al massimo un voto, il loro, se si fossero votati. E sarebbero stati surclassati dalla vincitrice.
Bisognerebbe mutare la regola, e formare una commissione di persone competenti, non legate agli interessi dei partecipanti. Penso che Totò Mirabile comprenderà, e provvederà per il prossimo anno.
La lettura delle poesie é stata intramezzata dalla buona musica della "Band Rosy Show", dalla fascinosa voce di Rossella Mirabile, figlia di Totò, e dai tocchi magici alla pianola di Jolanda Genna, che ci ha fatto godere con il "Notturno " di Chopin.
L'ambiente della manifestazione era al Museo, che é interessante per il gran numero di reperti ed oggetti e strumenti della tradizione contadina siciliana. Il patron del Museo cerca dappertutto quegli oggetti, ormai non più in uso, che testimoniano come si svolgeva la vita nelle nostre campagne. E non c'é luogo siciliano dove si rechi, da dove non porti al suo Museo qualcosa di nuovo. I maestri e gli insegnanti marsalesi, e non solo, dovrebbero portare le loro scolaresche in visita a quel Museo.
Per quanto riguarda, poi, il pranzo che i partecipanti alla manifestazione hanno avuto offerto in un vicino ristorante, ahi...ahi anche questo non é che si potrà ricordare per la squisitezza del cibo ammannito. Va bene che i poeti pensano più allo spirito che al corpo, ma se gli si offre un pranzo deve essere un pranzo con i fiocchi, per onorarne la caratura, come vengono inghirlandati con le fronde di lauro nelle effigie. Credo che sarebbe bastato, per avere un pranzo come si deve, aggiungere qualche euro al compenso pattuito con i ristoratore. Allora, probabilmente, l'organizzatore dell'evento avrebbe sforato il budget. Capisco. Allora sarebbe meglio chiedere ai convegnisti, il prossimo anno, una quota di partecipazione maggiore. Non credo che dieci euro in più impedirebbe agli amanti della poesia, e a chi ama essere inserito in un libro antologico, di parteciparvi. Vedremo cosa Mirabile penserà di fare per la prossima volta. E' persona intelligente, inclinata all'arte ed alla cultura. Se farà attenzione poco poco anche agli aspetti pratici, sarà un successo.
leonardoagate1@gmail.com