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08/07/2015 10:00:00

La Regione investe 70 milioni di euro per i siti "patrimonio Unesco"

 La Regione si appresta a fare investimenti per 70 milioni di euro nei sette siti siciliani riconosciuti dall’Unesco “patrimonio dell’umanità”. Ne dà notizia l’assessore ai Beni Culturali Antonio Purpura. L’obiettivo è quello di non lasciare cadere nel vuoto, ancora una volta, un’occasione storica, come la recentissima iscrizione degli itinerari arabo – normanni di Palermo, Cefalù e Monreale nella “Wolrf heritage list”. I 70 milioni destinati agli attrattori Unesco provengono dai 200 messi a disposizione dalla programmazione 2014-2020. «L’idea è quella di promuovere un sistema sinergico attorno ai “grandi attrattori” – spiega l’assessore regionale – che sono i siti Patrimonio dell’umanità i quali possono attrarre visitatori di cui poter far godere anche luoghi limitrofi. Insomma, l’idea è mettere in moto un circuito culturale che veda protagonisti i siti Unesco e attorno a cui crescere il turismo coinvolgendo anche altri siti. In questa direzione ci stiamo muovendo puntando su un rilancio sinergico del settore e abbiamo messo in atto le prime, concrete, azioni». Nel sito appena proclamato “Patrimonio dell’umanità” tra il 2000 e il 2013 sono stati investiti 135 milioni per la manutenzione, la conservazione e il restauro dei monumenti dell’itinerario .Negli anni passati, l’assessorato regionale aveva già investito nei siti Unesco siciliani 323,5 milioni tra il 2000 e il 2006 e 52,3 fra il 2007 e il 2013. «È nostro proposito – ha aggiunto Purpura – dare nella prossima programmazione centralità agli attrattori Unesco e a quelli che, come Mozia, possono diventarlo. Ma questo è un percorso più lungo a cui tuttavia stiamo già lavorando». Dal 2000 al 2013 la Regione ha speso 135 milioni solo per l’itinerario arabo-normanno, prima ancora che venisse riconosciuto (104 per Palermo, 6 per Cefalù e 23 per Monreale), mentre per gli altri siti gli investimenti fatti ammontano a quasi 6 per le Eolie, 40 per la Val di Noto, quasi 150 per Siracusa, un centinaio per Agrigento, 34 per Taormina e 44 per l’Etna.