C’è grande fermento nella maggioranza che sostiene in consiglio comunale il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo. Tra i socialisti e quelli di "Cambiamo Marsala" si gioca un braccio di ferro per avere il posto di assessore che prima o poi Enzo Sturiano dovrebbe lasciare libero. La tensione maggiore è dentro "Cambiamo Marsala", dove tante sono state le riunioni in queste ore. Ma il borsino dà in calo le quotazioni degli ex Sel Roberta Pulizzi e Ignazio Passalacqua. "Sceglierò io, di testa mia, un nome al di sopra delle parti" dice il Sindaco Alberto Di Girolamo.
Ma il fatto che Sturiano potrebbe ancora tirarla per le lunghe e non dimettersi. Era questo il passaparola ieri a Sala delle Lapidi tra i consiglieri. In pratica non c'è alcuna compatibilità tra l'incarico di presidente e quello di assessore. "Magari resta e fa anche il vicesindaco" ironizzava ieri qualche consigliere del Pd non nascondendo l'irritazione per il comportamento di Sturiano e per la mancanza di chiarezza anche da parte del Sindaco sulle deleghe.
“La maggioranza è coesa, come si è dimostrato nella mia elezione”, dice invece Enzo Sturiano. “Non è vero che ho scelto la presidenza del consiglio perchè non mi fido del sindaco” continua. Allora non si dimette, tira avanti, ancora per un altro po’ almeno. “Sì, ho deciso di restare assessore al momento, per ora non sono incompatibile. Non escludo che manterrò entrambe le cariche per lavorare insieme”. Sturiano la mette in questo modo, le due cariche, per legge, non sono incompatibili quindi può restare, fino alla prima scintilla col sindaco. “Non sono preoccupato, avrò rapporti leali e chiari. Non dimentichiamo che sono stato eletto anche perchè sono stato il consigliere più votato”. La sua elezione però non è stata presa bene dal Pd, e soprattutto da Antonio Vinci, che è stato nominato capogruppo a Sala delle Lapidi (suo vice è Calogero Ferreri): “Con il Pd i rapporti sono ottimi. Non è vero che Antonio Vinci ha fatto un passo indietro perchè gliel’ha detto qualcuno, sono state fatte delle valutazioni” dice ancora Sturiano, anche se sono agli atti le parole dell’esponente Pd, quando, alla prima di consiglio comunale, ha parlato di “imposizione dall’alto”.
Ieri il consiglio si è riunito per decidere le commissioni. A lungo il dibattito si è incentrato sul numero. Letizia Arcara (Psi) ha provato timidamente a vedere se si potevano aumentare, ma invece il regolamento già predisposto dal vecchio consiglio prevede la diminuzione da nove a sette. I componenti della maggioranza saranno undici, dietro suggerimento del segretario Triolo, per mantenere all'interno delle commissioni le stesse proporzioni che ci sono tra i trenta a Sala delle Lapidi (il Pd, ad esempio, dovrebbe avere da due a tre consiglieri in ogni commissione). E anche per la presidenza della commissioni non mancheranno polemiche. Ma di questo si parlerà martedì prossimo. Intanto i gruppi stanno prendendo forma. Il Pd, come detto, ha in Vinci il suo capogruppo e Ferreri vice. Il Psi ha nominato Letizia Arcara capogruppo e Michele Gandolfo vice, anche se non è seduto accanto ai suoi compagni di partito. Una voce per Marsala, Democratici per Marsala, e Cambiamo Marsala non hanno ancora deciso. Nell’Udc sarà Flavio Coppola il capogruppo ed Eleonora Milazzo vice. In Forza Marsala è Nicoletta Ferrantelli capogruppo, in Futuro per Marsala è Pino Milazzo. Ivan Gerardi, invece, per Sicilia Democratica. Il Gruppo Misto è guidato da Ignazio Chianetta.
Ieri intanto è stata composta la commissione elettorale permantente, con i consiglieri Alessandro Coppola, Mario Rodriquez e Francesca Angileri. E' la commissione che decide, ad esempio, gli scrutatori per le elezioni Regionali, Nazionali ed Europee. A questo proposito i consiglieri Nuccio e Gandolfo hanno presentato un atto di indirizzo (che verrà discusso alla prossima seduta) per quanto riguarda la nomina degli scrutinatori. "Chiediamo in questo documento che le nomine vengano effettuate attingendo esclusivamente alle liste dell'ufficio di collocamento ed agli studenti che ne faranno richiesta - spiega Nuccio. E' un modo come un altro per arginare quello che da sempre è un piccolo privilegio di pochi, che vengono puntualmente messi nelle condizioni di creare piccoli bacini clientelari".