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14/07/2015 06:35:00

Marsala. Maxi evasione, in tre alla sbarra. Carte di credito clonate, ancora un processo

Omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, occultamento di scritture contabili, omessi versamenti di ritenute e appropriazione indebita ai danni della cooperativa “Sky One” sono le accuse contestate a Francesco Curatolo, Giuseppe Gaglianello e Gianluca Caputo, processati davanti al giudice monocratico Sara Quittino. L’indagine è della Guardia di Finanza (nell’ultima udienza è stato ascoltato il maresciallo Sorriso) e nel 2013 sfociò nel sequestro, all’imprenditore Curatolo, di quote societarie e beni mobili (auto). Secondo l’accusa, sarebbero state create cooperative fantasma, imprese operanti nel settore dei servizi di logistica alle imprese, che, secondo le Fiamme Gialle della Compagnia di via De Gasperi, avrebbero creato un sistema finalizzato all’evasione fiscale e contributiva. In alcuni casi la documentazione contabile sarebbe stata occultata o distrutta e non sarebbe stato effettuato versamento d’imposta, ne di ritenute d’acconto operate ai dipendenti. Per l’accusa, l’evasione dell’Iva ammonterebbe a 1.595.351 euro e l’omesso versamento di ritenute a 508.642 euro. Il 19 ottobre la prossima udienza.

CARTE DI CREDICO CLONATE. Ancora un processo per utilizzo di carte di credito straniere “clonate”. Alla sbarra, stavolta, sono i marsalesi Riccardo Di Girolamo, Vincenzo Daniele Marino e Giuseppe Genna. Il dibattimento si celebra davanti il giudice monocratico Sara Quittino. L’indagine è della sezione di pg della Guardia di finanza della Procura. E nell’ultima udienza a riferire sul lavoro investigativo è stato l maresciallo Antonio Lubrano. I fatti contestati sono del 2009. A Di Girolamo si contestano movimenti di denaro con carta di credito Visa per 3 mila, 6 mila, 10 mila e 26 mila euro. Al medesimo imputato e a Genna, inoltre, il passaggio di una carta per 40mila euro. A Marino, infine, per 42 mila euro. L’1 ottobre la prossima udienza.