13,00 - Fase di stallo, mentre domani scade il termine per un coordinatore dei sindaci. E da Antonella Milazzo, deputato regionale all'Ars, arriva la porposta: Alberto Di Girolamo, sindaco di Marsala. Ecco la nota dell'esponente Pd.
“Fin dal 2013, grazie anche al lavoro svolto dai deputati del PD con l'allora capogruppo Gucciardi in testa, la Regione si è impegnata a salvare e rafforzare il ruolo strategico dell'aeroporto di Birgi nello sviluppo del territorio. L'acquisizione delle quote Airgest di proprietà della ex provincia di Trapani prima, e la ricapitalizzazione della stessa società dopo, hanno consentito di tutelare il futuro dello scalo e dell'intero territorio. Grazie a questo importante lavoro, si sono rafforzate le basi del contratto con Ryanair, presupposto indispensabile per lo sviluppo turistico ed economico. Il mancato rispetto dell'accordo di co-marketing da parte di molti comuni, mette adesso in bilico la permanenza della compagnia Ryanair sullo scalo di Birgi, rischiando di vanificare lo straordinario lavoro fin qui svolto e, soprattutto, di causare un danno incalcolabile all'intera economia trapanese. Le dimissioni del Presidente della Camera di Commercio da coordinatore sono un ulteriore passo verso questa ‘fine annunciata’. Credo sia inaccettabile – aggiunge Milazzo - che la politica rifiuti di assolvere ad un compito così importante, posto che l'impegno per lo sviluppo economico della propria città deve avere il primo posto tra gli obiettivi di ogni sindaco, invece molti primi cittadini sono purtroppo sordi a questo grido di aiuto che arriva dalle loro stesse comunità, assumendosi una responsabilità gravissima. Per questo chiedo al sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, sensibile e attento al tema tanto da essere tra i pochi in regola con i versamenti dovuti, di assumere su di sè l'onere di guidare il coordinamento dei sindaci verso il pieno rispetto, da parte di tutti, degli impegni assunti, per il bene dell'intero territorio trapanese. Solo così avrà un senso continuare a lavorare a Palermo per la tutela e il potenziamento del nostro aeroporto".
6,30 - Parole, parole, parole. Tante dichiarazioni su Birgi e Ryanair in queste ore, ma non ci sono fatti. Nè da parte dei Sindaci, che sono morosi, nè da parte della Regione Siciliana, che tarda a convocare l'assemblea dei soci di Airgest per dare una nuova governance all'aeroporto, nè da parte dell'Airgest, che continua, in maniera illegale, a non fare chiarezza sui suoi conti e a non pubblicare il bilancio.
L'ultimo a parlare in ordine di tempo è Paolo Ruggirello. Il deputato regionale del Pd volge un appello diretto agli amministratori locali del trapanese chiamati a versare alla Ryanair quanto pattuito nell'accordo di co-marketing, per scongiurare ulteriori criticità e per non perdere la credibilità della città che rappresentano.
“Per anni, alcuni amministratori sono stati in prima linea in una vana battaglia per riscattare il nome dell'aeroporto, o per fare del turismo il cavallo di battaglia delle campagne elettorali” - afferma Ruggirello - “adesso che devono mostrare realmente il loro interesse per lo sviluppo del territorio e consentire al vettore irlandese di continuare ad operare, vengono meno agli accordi sottoscritti. Si tratta di una vera mancanza di rispetto verso la propria cittadinanza che, invece, paga regolarmente le tasse in cambio di servizi. E sarebbe ingiusto privarli della possibilità di prendere un aereo senza l'obbligo di percorrere troppi chilometri”. Il Deputato trapanese invita i Sindaci a regolarizzare, nell'immediato, la posizione economica e ad essere vigili e attenti per gli ulteriori fondi destinati all'aeroporto, per evitare quello che accadde con i due milioni di euro ottenuti dalla regione e che l'allora provincia presieduta da Turano, destinò per attività diverse da quelle inizialmente previste. Inoltre, a seguito delle dimissioni di Pino Pace, i Sindaci dovrebbero prendere in mano la situazione, comunicando i nuovi termini di pagamento, e per aprire un dialogo con altri vettori, affinché non siano sempre in preda ad un'unica compagnia aerea che detiene il potere contrattuale.
L'abbandono della Ryanair dell'aeroporto di Birgi significherebbe, infatti, il collasso di tutte le attività legate al settore nonché il blocco della fruizione degli importanti siti archeologici trapanesi. Ruggirello ricorda, a tal proposito, che il maggior flusso di turisti nel territorio trapanese è legato al traffico aereo e che pertanto dovrebbero essere gli amministratori delle città con le attrattive turistiche più importanti a dare il buon esempio.
Interviene anche il senatore del Movimento Cinque Stelle, Maurizio Santangelo. "Bisogna porre fine alle inefficienze gestionali, a vari livelli,dell’aeroporto di Birgi” afferma il senatore trapanese a proposito del mancato rinnovo del Cda della società Airgest, “alla mancata trasparenza della governance della società di gestione”, ai mancati pagamenti dei Comuni nell’ambito dell’accordo di co-marketing sottoscritto con l’Ams tramite cui si assicura la permanenza di Ryanair allo scalo trapanese.
Santangelo chiede al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di sollecitare alla Regione “la convocazione dell’assemblea del Consiglio di amministrazione e pertanto il rinnovo del Cda, nel rispetto dei poteri di vigilanza attribuiti all’Enac, e eventualmente interessare l’Enac, visto il Codice della navigazione, per verificare se la società Airgest S.p.A, ha amministrato e gestito, secondo criteri di trasparenza e non discriminazione, le infrastrutture aeroportuali”.
Al ministro si chiede anche “se intenda adoperarsi con urgenza, in ogni opportuna sede e anche presso la compagnia irlandese Ryanair, per la revisione del piano dei collegamenti con l’aeroporto di Trapani, già in precedenza assicurati, soprattutto in considerazione degli accordi in essere”.
“L’importanza dello scalo aereo per il territorio trapanese – commenta l’esponente del M5S – è riconosciuta da tutti ma non si comprende il disinteresse e, soprattutto, l’inadempienza dei Comuni nei confronti dell’accordo contrattuale firmato con l’Ams. Non si capisce perchè i sindaci abbiano lasciato da solo il coordinatore dell’accordo Pino Pace, costringendolo a presentare le dimissioni. Mi chiedo dove sia anche il sindaco di Trapani Damiano, capofila, della città maggiormente interessata dal buon funzionamento dell’aeroporto? Quali azioni intende prendere insieme agli altri sindaci, per scongiurare i problemi derivanti dall’eventuale abbandono di Ryanair, per i palesi inadempimenti contrattuali?
Questione economica a parte, ma sicuramente di primaria importanza per i Comuni, la vicenda interessa sicuramente tutta la collettività per il ritorno economico sul territorio dal punto di vista dell’affluenza turistica. Chi ha sbagliato si assuma le proprie responsabilità”.