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24/07/2015 11:00:00

Con la tre giorni di “Iliade. Un racconto mediterraneo” chiude le Orestiadi

 Tre date con nomi d’eccezione a partire da oggi , venerdì 24 luglio, chiudono a Gibellina la XXXIV edizione del Festival Orestiadi, con la direzione artistica di Claudio Collovà.
“Iliade - Un racconto mediterraneo” è il titolo del progetto che comprende i tre spettacoli (due dei quali in prima nazionale), progettati e diretti da Sergio Maifredi e prodotti da Teatro Pubblico Ligure, con interpreti, rispettivamente, Tullio Solenghi, Amanda Sandrelli e David Riondino.
Il primo spettacolo del ciclo è “Il duello per Elena” (Libro III) con Tullio Solenghi e andrà in scena venerdì 24 luglio, alle 21,15, al Baglio Di Stefano.

Ne “il duello per Elena”, l’esercito greco e l’esercito troiano si fronteggiano. Paride, il rapitore di Elena e Menelao, il marito tradito si fronteggiano. Afrodite salverà Paride da morte certa. Un grande artista Tullio Solenghi per un grande simbolico duello.

Il costo del biglietto intero è di 10 euro, mentre il ridotto (over 65, under 24 e titolari ideanet e PMo card) è 8 euro. Prevendite a Palermo da Modusvivendi, via quintino sella, 79. Per maggiori informazioni chiamare lo 0924.67844 oppure visitare il sito www.orestiadi.it.

Lo scorso anno, le Orestiadi avevano proposto “Odissea – Un racconto mediterraneo”, mentre quest’anno, accompagnati ancora una volta dallo sguardo di Sergio Maifredi, si pone l’attenzione sull’Iliade, mediante un percorso da costruire canto dopo canto, scegliendo come compagni di viaggio questi tre grandi cantori del teatro contemporaneo.
L’Iliade è il big bang della letteratura occidentale. Nei suoi versi sono racchiusi i geni di tutti i miti, di tutti gli eroi. Achille, Agamennone, Aiace ed Ettore ma anche Odisseo ed Enea. Iliade è un racconto della prima guerra del Mediterraneo e quindi la prima guerra mondiale. Iliade è l'archetipo, il paradigma delle guerre che verranno. Nei suoi versi ci sono il conflitto, l'ira, l'eroismo, il dolore, il rancore, l'amore, il sangue, le armi, la paura, le madri, le spose, i padri, i figli ma soprattutto vi è la morte. La nera morte umanamente temuta, la bella morte eroicamente cercata. La morte che è fine di tutto e che per questo impone i patti di pace come catarsi finale. “Iliade, un racconto Mediterraneo” restituisce alla narrazione orale, al cantore vivo e in carne ed ossa di fronte a noi, le pagine dell’Iliade che dagli anni della scuola abbiamo letto in silenzio. I racconti vivono assoluti. Il “montaggio” avviene nella testa dello spettatore che può conoscere o ignorare gli episodi precedenti.

Gli altri due spettacoli andranno in scena sabato 25 luglio e domenica 26 luglio.
Sabato 25 luglio, sempre alle 21,15, al Baglio Di Stefano è in programma in prima nazionale, “La morte di Patroclo” (Libro XIV e XVII). Con Amanda Sandrelli.

Achille, offeso da Agamennone, si sottrae al combattimento. Patroclo, suo amico fraterno, va a combattere con le armi di Achille per intimorire i nemici. Ettore lo affronta e lo uccide.

Infine, domenica 26 luglio, al Baglio Di Stefano, alle 21,15 “Iliade, un racconto Mediterraneo” presenta, sempre in prima nazionale, “Achille e Priamo” (Libro XXIV). Con David Riondino.