E' stata pubblicata qualche giorno fa la Classifica dei capoluoghi italiani turisticamente sostenibili che vede Trapani all'ultimo posto, mentre è l'intramontabile Roma Capitale ad avere la meglio su tutti aggiudicandosi il primo posto.
A decretarlo è lo studio condotto dall'Osservatorio Nazionale Spesa Pubblica e Turismo sostenibile, promosso dall'Ente Bilaterale Nazionale del Turismo e realizzato da Associazione Bruno Trentin ISF-IRES Nazionale, che si avvale della collaborazione del Network degli Osservatori sui Bilanci degli Enti Locali e della partecipazione di UPI e Provincia di Rimini.
Come riportato dal comunicato sul sito IRES la classifica è la risultante di una ricerca basata sull'incrocio dell'Indice di Sostenibilità Turistica e dell'Indice di bilancio in riferimento alla struttura e all'efficienza della spesa locale dati di essenziale importanza per apprendere preziose “informazioni sulle politiche locali ad andamento virtuoso”.
A tal proposito il presidente dell'EBNT, Alfredo Zini, ritiene che l'Osservatorio sia uno strumento di analisi e valutazione che può contribuire a migliorare le capacità di attuazione dello sviluppo sostenibile del territorio, come supporto operativo per la programmazione e pianificazione a livello locale:"Con questa iniziativa forniamo un duplice contributo ai processi di governance: in termini di efficacia, consentendo una definizione più attenta delle priorità di intervento, in termini di efficienza, nelle scelte di politica economica ed ambientale".
Ed aggiunge Lucia Anile, vicepresidente EBNT:"Nel lungo periodo l'obiettivo di EBNT è quello di generare un aumento degli investimenti destinati al settore del turismo e al suo sviluppo sostenibile e di contribuire a una spesa pubblica trasparente oltreché efficiente ed efficace, che metta in rete il sistema turistico italiano".
L'essersi posizionati all'ultimo posto della classifica non è sicuramente motivo di vanto ed il dato fa storcere il muso ai tanti che sostengono l'evoluzione turistica del capoluogo trapanese. Evidentemente l'avanzamento c'è ma non si vede, anzi non si percepisce alla luce dei dati finanziari.
Tante potrebbero essere le cause che fanno guadagnare a Trapani un imbarazzante ultimo posto in tema di turismo sostenibile, fra le tante c'è anche la possibilità che non siano stati comunicati i dati per come avrebbero dovuto. Conoscendo le dinamiche locali e l'incapacità della burocrazia i dati relativi all'Indice di Sostenibilità Turistica e dell'Indice di bilancio in riferimento alla struttura e all'efficienza della spesa locale di Trapani potrebbero anche non essere mai stati inviati o addirittura raccolti.
Ma molto più probabilmente buona parte della responsabilità sarà da attribuire alla non competitiva qualità ed alla non proprio attenta gestione del turismo.
Ed ecco che il Sindaco di Trapani Vito Damiano esorta al rispetto del decoro urbano "soprattutto nel periodo estivo, in cui registriamo un significativo aumento dei flussi turistici a beneficio del territorio, è avvertita la necessità di osservare comportamenti civili affinché la Città non venga trasformata in una pattumiera. Rivolgo l'invito ai miei concittadini a rispettare le regole del conferimento dei rifiuti domestici nei tempi e nei modi previsti utilizzando quanto più possibile i cassonetti e a provare a fare uno sforzo in più per raggiungerli, evitando così di abbandonare sacchetti di spazzatura sui marciapiedi, sulla strada o, peggio ancora, appesi alle pareti della abitazioni. Per chi ha maggiore dimestichezza con i moderni strumenti informatici e di comunicazione, intendiamo avviare un nuovo modo di affrontare il problema, che non sia quello inconcludente e fazioso della critica fine a se stessa che tanto e troppo spazio sta avendo sui social network."
A completare il quadro il tormentato rapporto di tira e molla fra i Comuni e Ryanair ed un preoccupante calo di presenze. In base ai dati dei flussi aeroportuali nel periodo gennaio maggio 2015 si è registrato un aumento del 2,90% rispetto allo stesso periodo del 2014, ma si tratta di un recupero irrisorio se si considera che il 2014 è stato un anno di caduta libera per le attività dell'Aeroporto Trapani-Birgi che aveva chiuso con uno spiacevole -15,3% rispetto al 2013.
A sentir parlare amministrazioni, imprenditori, confederazioni e cittadini tutti sembra che il turismo sia l'unica strada da percorrere verso il futuro, il volano che finalmente porterà il territorio dell'ex-provincia di Trapani ad esprimere tutto il proprio potenziale.
Ma se così fosse forse bisognerebbe cominciare a farlo seriamente, lasciando da parte le ignoranze, i sotterfugi e l'approssimazione per dare spazio all'efficienza, alle competenze ed al nuovo che avanza consapevolmente insieme alla storia ed alle tradizioni.
Sara Manzo