Formazione in Sicilia, il 14 Agosto c’è il bando. Ma è polemica. “Forza Italia chiede al governo Crocetta di fermare il nuovo bando regionale per la formazione, che sarà pubblicato il giorno 14 agosto in Gazzetta Ufficiale e che consentirebbe di riattivare l’attività formativa solo da marzo 2016, e di prorogare invece la validità del bando 2012-2015 al prossimo anno, consentendo nel frattempo all’esecutivo e al parlamento regionale di riformare il settore. La nostra è una proposta responsabile, che auspichiamo che il governatore e la sua maggioranza accolgano immediatamente”, così l’onorevole Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars nel corso dell’incontro con i giornalisti tenutosi oggi a Palazzo dei Normanni .
“Il lunghissimo iter previsto per il nuovo bando, che va dalla fase di istruttoria e ammissibilità, alla valutazione dei progetti, sino alla stesura della graduatoria provvisoria, di quella definitiva e all’ok della Corte dei Conti, farebbe perdere sette mesi a studenti e operatori della formazione – prosegue Falcone –, arrecando un danno enorme ai nostri giovani, che si impegnano per essere adeguatamente professionalizzati e per avere uno sbocco nel mondo del lavoro, e a tutti i docenti che nel frattempo rimarrebbero a piedi”.
“Pochi giorni fa il presidente della Regione ha incontrato i lavoratori della formazione insieme all’assessore Caruso, facendo intravedere la voglia di cambiare marcia e di passare a una fase nuova – afferma l’onorevole Vincenzo Figuccia, vice capogruppo azzurro all’Assemblea regionale –. Sino ad oggi per punire gli Enti la Regione ha penalizzato duramente i lavoratori e questo non è accettabile. Il governatore Crocetta e il Partito democratico facciano dunque tesoro degli errori passati e diano il via ad una riforma indispensabile, senza infrangere le speranze degli operatori, che si sentirebbero oltremodo presi in giro. Si faccia altresì il passaggio dal CEFOP al CERF, si garantiscano gli ammortizzatori sociali per il 2014 e il 2015, si istituisca l’albo unico dal quale gli enti formativi debbano attingere per l’utilizzo dei lavoratori per le politiche attive del lavoro, si garantisca la proroga a tutti quegli operatori della formazione che si trovano sprovvisti di contratto”.