A Trapani, nella giornata di ieri personale della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Mobile – Sezione Reati contro il Patrimonio ha scoperto nel centro storico di Trapani un deposito clandestino di scooter e motociclette rubati denunciando due minori alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Palermo per il reato di ricettazione.
Le indagini hanno avuto inizio qualche settimana addietro quando due turisti tedeschi avevano denunciato il furto di uno scooter da loro preso a noleggio. Gli stessi turisti, che alloggiavano nel centro storico di Trapani, avevano ricevuto delle indicazioni, da soggetti non meglio identificati, secondo le quali i possibili autori del furto erano “i ragazzi della casa del fanciullo”. L’attività investigativa consentiva di individuare in una struttura ormai abbandonata in questa via Gatti (Opera Pia Casa della Fanciulla e Principe di Napoli – sita in un edificio del XVI secolo destinato ad accogliere minori disagiati ed evidentemente in disuso da qualche lustro) il luogo di possibile ricovero dei motocicli rubati in questo centro. Dopo alcuni giorni di riservata osservazione, nella mattinata di ieri, gli investigatori bloccavano due giovani di 15 e 16 anni a bordo di uno scooter privo di targa (risultato provento di furto avvenuto a Trapani) che, dopo aver azionato una cordicella che consentiva l’apertura del portone di legno dell’Istituto, facevano ingresso in quei locali.
All’interno dell’edificio, purtroppo vandalizzato ed in stato di abbandono, venivano rinvenuti e sequestrati 10 tra scooter e motociclette di diversa cilindrata tutti provento di furto. Venivano altresì trovati numerosi pezzi smontati da vari motocicli, caschi, biciclette rubate, e libretti di circolazioni pertinenti ad altri motoveicoli, oltre che attrezzi da meccanico verosimilmente utilizzati per smontare gli scooter rubati.
I mezzi sequestrati verranno restituiti nei prossimi giorni ai legittimi proprietari, mentre l’edificio è stato affidato ai legittimi proprietari, ovvero all’IPAB “Residence Marino” di Trapani che dovrà provvedere alla messa in sicurezza del sito.
Sono in corso ulteriori indagini volte a identificare altri complici dei due minori denunciati.
MARSALA. Continua l’attività svolta quotidianamente dai Carabinieri della Compagnia di Marsala per il contrasto allo spaccio di stupefacenti e, soprattutto, alla coltivazione delle piante di marijuana, particolarmente diffusa in questo periodo dell’anno per le favorevoli condizioni climatiche: dopo i due soggetti arrestati per la coltivazione di 300 piante alla fine del mese scorso, infatti, in tre distinte operazioni condotte negli ultimi giorni i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Marsala e della Stazione Carabinieri di Petrosino, rispettivamente sotto la guida del Lgt. Alberto Furia e del neo Comandante Andrea D’Incerto, hanno tratto in arresto per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente:
MALTESE Giovanni, 24enne pregiudicato marsalese;
VALENTI Vincenzo, 44enne marsalese;
VALLINOTI Umberto, 34enne pregiudicato originario di Napoli ma residente a Petrosino.
Nel dettaglio, i militari dell’Arma hanno eseguito dei mirati servizi di osservazioni presso le abitazioni dei tre soggetti sospettati di detenere delle piante di marijuana da essiccare successivamente ed, una volta raccolti sufficienti elementi ed aver atteso il momento giusto per operare, hanno effettuato delle perquisizioni domiciliari conclusesi tutte con esito positivo. In un terreno adiacente l’abitazione del Maltese in cui lo avevano notato recarsi spesso e con movimenti furtivi, infatti, i militari della Stazione di Petrosino hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro 10 piante di marjuana di altezza variabile da 1 mt. a 2 mt.. Sono state, invece, 12 le piante di marijuana - sempre di altezza variabile da 1 mt. a 2 mt. - rinvenute sul terrazzo dell’appartamento del Valenti da parte dei militari della Radiomobile di Marsala, mentre 11 piante insieme ad 85 grammi di marjuana già essiccati ed un panetto di hashish del peso di 45 grammi sono stati trovati dai Carabinieri del Nucleo Operativo in una serra e nel garage pertinenti la casa di Vallinoti a Petrosino.
Al termine delle attività, pertanto, le piante sono state estirpate e sottoposte a sequestro unitamente alla droga rinvenuta ed i tre soggetti tratti in arresto in flagranza di reato e ristretti agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.
Il Giudice del Tribunale di Marsala, all’esito delle convalide degli atti eseguiti, dopo aver avallato l’operato dei militari dell’Arma ha applicato a Maltese e Valenti la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria mentre Valinotti è in attesa della celebrazione dell’udienza che si terrà nella giornata odierna.
I servizi dei Carabinieri di Marsala continueranno ed, anzi, saranno intensificati nei prossimi giorni, soprattutto in vista del ponte di Ferragosto rafforzando la presenza sul territorio delle pattuglie dell’Arma, in particolare, durante gli orari serali e notturni, effettuando controlli alla circolazione stradale con l’uso dell’etilometro nonché pattugliamenti nel centro urbano e aree periferiche per la prevenzione ed il contrasto dei reati predatori ed inerenti gli stupefacenti.