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22/08/2015 14:50:00

La Cité de l’Espace a Tolosa

di Dino Agate - Nei pressi della città di Tolosa, in Francia, è stata costruita la Cité de l’Espace. Gli amanti del futuro ci vadano tranquillamente. Vi troveranno quel che vorrebbero vedere. Il biglietto d‘ingresso è un po’ caro, oltre venti euro, ma quello che si può vedere dentro vale la pena. Occorrerebbe un giorno intero per visitare tutta la speciale città, ma in una mattinata, o in un pomeriggio si possono vedere molte cose interessanti, secondo le priorità di ognuno. Si può assistere alla rappresentazione del cielo di notte, dentro un capiente cinema, il cui tetto sferico è come un cielo, e su questo cielo rotolano meteoriti sullo sfondo delle costellazioni, e le costellazioni nella galassia. Quello che abbiamo immaginato, dopo certi film di fantascienza, qua è riportato alle osservazioni scientifiche ed alle ipotesi più accreditate. La particolare posizione delle poltrone del cinema, inclinate fin quasi a diventare lettini, permette la visione globale dell’universo visibile di notte. Dopo un’ora di spettacolo, mentre uscivo ho visti bimbi dormienti sulle poltrone - letto. Pure qualche anziano si è addormentato, tanto il mistero del mondo lo scoprirà prima di tanti altri, che non hanno ancora la nozione della fine della propria avventura umana.
Ci trasferiremo davvero su altri mondi, se questo diventerà arduo da abitare, per la distruzione ormai millenaria che l’uomo ha fatto delle sue risorse? Andremo probabilmente su a provare, su una di queste stazioni spaziali che si possono vistare dall’interno. Difficile abituarsi all’idea che dovremmo fare la doccia dentro una specie di oblungo ditale, con l’acqua che ci spruzzerà dopo essere stata depurata, da urina che era.
Su un percorso sui prati, a pochi metri di distanza l’uno dall’altro, appositi pannelli spiegano e fanno osservare a chi procede, che questa è la nostra Terra vista da cento chilometri nello spazio, e quest’altra è la stessa Terra, piccola ora come un puntino perso, vista da un occhio umano centomila chilometri lontano.
Nel bar sottostante al piano del cinema, i fusilli con salsa e melenzane si alternano, nelle ordinazioni degli avventori, con le tartine con il fegato d’oca. Avendo preso un piattino con una birra, chiamato dagli amici mi sono allontanato senza pagare. Dopo un’oretta che giravo tra negozi ed aiuole, sono stato raggiunto dalla giovane cameriera con il bigliettino della consumazione in mano. Naturalmente mi sono scusato, ed ho pagato subito. I soldi ancora contano. Inutile pensare che tutto è relativo ed insignificante, nella prospettiva che il nostro Sole, e la nostra vita, non durerà più di altri quattro milioni di anni.