Riceviamo e pubblichiamo la lettera, che racconta una storia vergognosa, inviata al sindaco da Giuseppe Canale. La figlia si è sposata e arrivati alle saline per le foto di rito hanno acuto una brutta sorpresa.
Ci risiamo, dopo il caso San Teodoro di qualche giorno fa si ripete la stessa situazione al museo del sale Ettore Infersa questi i fatti:
Mia figlia il 29 agosto si è sposata con un ragazzo inglese al convento del Carmine.
Cerimonia graziosa tenuta dal Signor Pellegrino, tutto sembrava filare liscio sino a quando gli sposi decidevano di andare al mulino Ettore Infersa per fotografare il tramonto.
In quel preciso momento usciva dal museo la cassiera chiedendo 150 euro per fare le foto e ponendosi tra il fotografo e gli sposi ha impedito al primo di fare altri scatti. Giustificando che eravamo in un luogo privato e per disposizioni del PADRONE.
Preciso che nessun cartello ne tariffario era esposto al pubblico.
Visto che il sole era al tramonto gli sposi hanno cercato un altro posto meno suggestivo per fare qualche foto.
Naturalmente tutti noi con al seguito una trentina di parenti inglesi (che hanno alloggiato nei vari bed & breakfast di Marsala e che hanno pranzato nei vari ristoranti di Marsala) siamo rimasti indignati.
Abbiamo fatto la “fiura di chiddu chi semu”.
Mi chiedo, se avessi pagato, cosa avrebbero scritto nella fattura? “diritti sul tramonto Marsalese?”
Signor Sindaco non ci siamo.
Sono sicuro che Lei ha voglia e tempo per raddrizzarci, sia severo sia cattivo lasci un segno, la gente per bene capirà.