di Dino Agate - Non sono passati ancora tre mesi da quando il nostro sindaco, Alberto Di Girolamo, ha cominciato ad amministrare la città E' ancora presto per fare un bilancio. Anche se la luna di miele della città con lui sta per finire e, bevuto e sgranocchiati i tagliancozzo nei festeggiamenti, si sentono in giro le prime insofferenze. Intanto, lui, il sindaco, ha cominciato ad amministrare, ed a prendere dimestichezza con lo staff burocratico, che non é simile per numero di addetti e per vastità dei campi di azione a quello che lui aveva all'ospedale. Non vorrei che cadesse nell'errore del suo predecessore, sindaco Giulia Adamo, che ritenendo di essere una efficiente dirigente scolastica, riteneva che applicando gli stessi metodi usati nelle scuole potesse fare al comune ugualmente bene. I risultati li abbiamo visti.
Il sindaco fin'ora non può essere criticato per il mancato avvio di notevoli cambiamenti. Diamogli il tempo, che è galantuomo e ci chiarirà quanto vale. Però in questi primi sessanta giorni e passa di sua amministrazione, si sarebbe potuto interessare, oltre che di posteggi e potatura di alberi, anche di un paio di punti alla portata di un neo sindaco. Li esplicitiamo di seguito. Naturalmente i lettori ne potranno indicare altri.
1. In fondo alla via che da Corso Gramsci porta a Sappusi, sta per sorgere un grande impianto di distribuzione di carburante della società Adamo Ignazio e Figli s.r.l. Non ha importanza se della società fa o non fa parte il precedente sindaco. Quel che conta é che quell'impianto in quel posto non potrebbe starci. Nelle città italiane non si costruiscono più nuovi impianti di carburanti in adiacenza ad istituti scolastici e vicino ai condomini di civile abitazione, come sta avvenendo qua.. Tutti i nuovi impianti vengono realizzati fuori dai centri abitati. Per di più, questo nuovo impianto cittadino ha l'accesso in prossimità di una curva.
E' possibile che la Società abbia ottenuto tutti i pareri prescritti. Solo che a volte un nuovo sindaco farebbe bene a riguardare gli atti, per vedere se per caso nel rilascio delle autorizzazioni ci sia qualche omissione o irregolarità. Non é detto che ci sia, ma é possibile di fronte a questo caso del tutto anomalo di un nuovo impianto di distribuzione di carburanti allocato dentro la città, mentre vecchi impianti ne devono essere sloggiati.
2. Un'altra cosetta, abbordabilissima dal neo sindaco, se lo volesse, sarebbe quella di rendere libera quella striscia di terra e mare che, a San Teodoro, consente di andare a piedi all'Isola Lunga. Da diversi anni é stata concessa ad un gestore l'autorizzazione dell'istallazione di uno stabilimento balneare. Da diversi anni, ugualmente, ogni estate sorgono polemiche e questioni riguardanti la legittimità di quell'autorizzazione, che toglie alla fruibilità libera e gratuita uno dei pochi lembi di spiaggia agevoli ai vacanzieri, marsalesi e turisti. Di più, il gestore riesce annualmente a creare malumori, non solo per il trattamento esoso verso chi entra nel suo stabilimento, ma anche per i suoi comportamenti autoritari nei riguardi di chi vorrebbe sostare nei pressi. "Transitare! Per me significa camminare, non sostare...italiano" sono le sue parole riportate in un video occasionato da un diverbio con la gente, e postato sui giornali on-line.
Ecco, anche nel caso del lido di San Teodoro, il sindaco, se volesse, potrebbe agire per far revocare la concessione ad un gestore che tanti giudizi negativi ha ricevuto sui siti turistici internazionali, e tante lettere di protesta ai giornali ha fatto scrivere a chi ha avuto la sfortuna di imbattersi in lui.