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19/09/2015 14:05:00

Marsala, si restaura la facciata e la cupola dell'Addolorata

 Hanno preso il via, nel centro storico di Marsala, i lavori di manutenzione e di restauro conservativo della copertura e dell’intera facciata principale del Santuario dell’Addolorata.
“Abbiamo deciso di effettuare questi lavori perché ci consentono di eliminare degli inconvenienti che avrebbero potuto creare problemi più consistenti. Ringraziamo tutti quanti ci aiutano in questa azione di restauro, ormai improcrastinabile”.
Così commenta i lavori il rettore del Santuario padre Mariano Narciso che, assieme alla Confraternita diretta da Arianna Marino, li ha commissionati e che avranno un costo complessivo di 145 mila euro. La somma, nello specifico, è stata finanziata per il 50% con i fondi dell’8 per mille che i contribuenti italiani hanno destinato alla chiesa cattolica. Per la restante parte (l’altro 50%) la spesa, invece, è a carico del Santuario.
A effettuare i lavori è una ditta specializzata in queste tipologie di restauro, la Marino Rosario di Mazara del Vallo, in possesso dell’attestazione Soa. Il progetto e la direzione dei lavori sono invece dell’architetto Vito Montalto. Prima dell’inizio dei lavori la Rettoria del Santuario ha dovuto ottenere l’approvazione del progetto non solo da parte del Comune ma anche dalla Soprintendenza ai Beni culturali. Necessario anche il nulla osta dalla Curia Vescovile.
La prima parte dei lavori riguarderà il rifacimento e la sistemazione della zona attorno alla cupola. Solo successivamente si procederà con il restauro conservativo della facciata principale dove vi sono degli importanti fregi. Il restauro terminerà entro il 31 dicembre.
Il Santuario dell’Addolorata è uno dei luoghi di culto più frequentati dai fedeli marsalesi. Fu costruito per volontà del popolo dopo un evento miracoloso.
La chiesa in origine aveva l’ingresso proprio sotto l’arco di Porta di Mare e una pianta allungata e irregolare. Nel 1750 la Congregazione dei servi di Maria SS. Addolorata ottenne dal Consiglio della città il permesso di trasferirsi dalla Chiesa di San Giovanni di Lodi nella Chiesa della Madonna del tuono o del fulmine, come veniva indifferentemente chiamata.
Nel 1790 iniziarono poi i lavori di ricostruzione della chiesa, che da allora prese il nome dalla Congregazione. L’ingresso venne spostato nell’attigua piazzetta.

Sopra il portale d’ingresso di gusto neoclassico vi è l’effige di un cuore trafitto, simbolo dell’Addolorata. L’interno è di forma poligonale ed è chiuso da una alta cupola decorata a cassettoni che poggia direttamente sulle pareti circolari della pianta.
Nell’abside semicircolare troviamo una delle più suggestive e significative immagini di Maria Addolorata, recentemente riportata ai suoi colori originari. E’ una statua realizzata con legno di cipresso da un ignoto militare presente in città al seguito degli spagnoli tra il 1786 e il 1790, e completata poi dal sacerdote Donato con il manto e la tunica in tela-colla, come era usanza delle signore del tempo. Particolarmente suggestivo è il volto che, durante la realizzazione della statua, una mattina sembra essere stato trovato completo nei tratti. Sotto l’altare che ospita la Madonna giace il Cristo Morto, opera del 1934 dell’artista Carmelo Bruno.
Dal 15 settembre 1997 la chiesa è stata elevata a Santuario Mariano Diocesano. Oggi è luogo giubilare per acquistare l’indulgenza plenaria. Il venerdì santo la statua dell’Addolorata, insieme a quella del Cristo morto, viene portata in processione per le strade della città seguita da migliaia di fedeli: uno degli appuntamenti più sentiti della settimana santa marsalese.