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23/09/2015 13:30:00

Consiglio comunale di Marsala. Vinci "ordina" di lasciare l'aula, i consiglieri eseguono

 Lo fanno da sempre, in consiglio comunale, a Marsala, come in altre città. Quando c'è da votare qualcosa su cui non si sa che pesci pigliare allora si fa mancare il numero legale. A volte i consiglieri, maggioranza e opposizione, si mettono d'accordo di nascosto dagli occhi del pubblico, a volte il numero legale non c'è perchè nessuno ha voglia e basta, a volte si decide tutto in aula. E in questi casi c'è il fuggi fuggi dietro un segnale più o meno chiaro e condiviso. Nell'ultima riunione di consiglio comunale è toccato ad Antonio Vinci, capogruppo del Pd, fare segno ai suoi colleghi di maggioranza e d'opposizione di abbandonare l'aula per far cadere il numero legale. Si stava parlando delle nuove farmacie da distribuire nel territorio, una questione spinosa e che muove diversi interessi in città. 
Ecco il video girato dai 5 Stelle con Antonio Vinci che dà indicazione ai suoi colleghi di uscire dall'aula. 

 

Questo invece è il resoconto della seduta di lunedì sera del consiglio comunale fatto dall'Ufficio stampa del Comune.

 

Venuto meno il numero legale (14 i presenti) quando si stava votando l’aggiornamento dei lavori alla seduta di giovedì per la nomina del collegio dei Revisori dei Conti, torna a riunirsi questo pomeriggio alle 17, in seduta di prosecuzione, il Consiglio Comunale di Marsala che, ieri, ha quasi interamente dedicato i propri lavori al punto n. 3 all’ordine del giorno, relativo alla individuazione delle zone in cui collocare le nuove Farmacie, e in particolare della localizzazione della nuova zona farmaceutica “n. 3”, la ventitreesima della pianta organica del Comune a seguito della sentenza del Tar Sicilia n. 600 del 2015.
Presenti in aula per l’amministrazione comunale gli assessori Antonino Barraco, Lucia Cerniglia e Salvatore Accardi, oltre al dirigente Settore Grandi Opere Gianfranco D’Orazio, in apertura di seduta non è mancato uno scontro piuttosto acceso tra il segretario generale del Comune Bernardo Triolo e il consigliere Michele Gandolfo, che ha fatto una dettagliata cronistoria dell’atto deliberativo dalla sua prima stesura (quando cioè la materia era di competenza della Giunta Municipale) ad oggi, che compete invece al Consiglio Comunale. Nel corso del dibattito, oltre a Gandolfo, sono pure intervenuti il presidente Enzo Sturiano, e i consiglieri Flavio Coppola, Antonio Vinci, Letizia Arcara, Vito Rodriquez, Rosanna Genna ed Ivan Gerardi. Quest’ultimo, è stato il primo firmatario di un emendamento (sottoscritto da 19 consiglieri e depositato al tavolo della presidenza per essere votato giovedì dopo il parere di regolarità tecnica che si è riservato di apporre il dirigente Gianfranco D’orazio), che individua la zona dove allocare la terza sede non più in Contrada Cardilla, Misilla e Torrelunga Puleo (“già provviste di un’adeguata copertura del servizio e che presentano una scarsa densità demografica”), bensì nel tratto della Via Dante Alighieri (ex Circonvallazione), delimitato dalla Via della Gioventù e dalla Via Oberdan, zona questa –si legge nell’emendamento- “ad alta viabilità e ad altissima densità demografica viste le recenti costruzioni ed attività commerciali già realizzate”.
In apertura di seduta, numerose comunicazioni su altri argomenti. Il consigliere Mario Rodriquez si è occupato dei disservizi che giornalmente vengono a verificarsi negli uffici dell’Urbanistica visto che gli impiegati sono costretti a recarsi nei locali, assai distanti e assolutamente non agibili, dell’ex Scuola Elementare “Lombardo Radice” di Sappusi dove è rimasto l’archivio; mentre nelle vicinanze dell’Urbanistica c’è l’ex palestra della Scuola Amabilina che potrebbe essere adibita ad archivio; il consigliere Alessandro Coppola ha ringraziato sindaco e assessori per la pulizia che è stata fatta nella zona di Amabilina (che ”adesso deve essere mantenuta pulita”); ed infine il consigliere Aldo  Rodriquez ha lamentato di avere avuto, ad oggi, soltanto una risposta alle numerose interrogazioni presentate al sindaco ed ha chiesto all’assessore Lucia Cerniglia, presente in aula, che fine ha fatto la Consulta dello Sport .