Il giudice monocratico Sara Quittino dispone il “non doversi procedere perché il fatto non sussiste” nel processo che per omicidio colposo vedeva imputato il 27enne geometra marsalese Giampaolo Pandolfo. La sera del 22 agosto 2011, in via Mazara, Pandolfo investì con la sua auto (Kia Picanto) il 75enne Giacomo Casubolo, ex impiegato di banca in pensione, che in conseguenza delle ferite riportate morì il 25 settembre 2011. Casubolo, a piedi, sbucò improvvisamente in strada per recuperare lo specchietto retrovisore che poco prima si era staccato dalla sua auto nell’urto con una di quelle in sosta. Proprio mentre si abbassava per prendere lo specchietto, arrivava la Kia Picanto, che per altro non andava a forte velocità. A difendere Pandolfo è stato l’avvocato Carlo Ferracane.