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13/11/2015 07:10:00

Abuso d'ufficio e tentata concussione. Processo per Ciro Caravà, ex sindaco di Campobello

Non sembrano finire mai i guai giudiziari per l’ex sindaco di Campobello di Mazara Ciro Caravà. L’ultimo processo che lo vede imputato davanti il Tribunale di Marsala riguarda una contestata licenza edilizia. Le accuse, per lui, sono tentata concussione e abuso d’ufficio. Alla sbarra, ma solo per abuso d’ufficio, anche diversi funzionari comunali. Imputati anche un tecnico privato e il proprietario di un terreno. Adesso, però, una consulenza tecnica difensiva, eseguita dal geometra Antonino Gulotta, potrebbe ribaltare le conclusioni dell’accusa, secondo la quale, nel 2008, Caravà e alcuni funzionari, con il rilascio di una concessione edilizia avrebbero consentito a Salvatore Cappellino di realizzare delle opere ricadenti in parte su un terreno non di sua proprietà, ma di Maria Laura Stella e Gaspare Passanante. Furono questi ultimi a sporgere denuncia. In Tribunale, però, il geometra Gulotta ha spiegato che, misurato il terreno dei Passanante, l’estensione risulta conforme a quella dell’atto. Già nel 2006, poi, il muro che separa le due proprietà risultava come limite in una scrittura tra le parti. Si è, inoltre, scoperto gli accertamenti effettuati dal consulente dell’accusa sarebbero stati eseguiti su una aerofotogrammetria “ribaltata”. Tra gli altri imputati, il progettista Andrea Moceri, nonché Francesco Giuseppe Gentile, dirigente dell’Utc, Giorgio Gurrieri, rup e componente della commissione edilizia insieme con Agostino Montalto, Pietro Antonio Greco, Stefano Tramonte e Gioacchino Drago. Il contestato tentativo di concussione Caravà l’avrebbe commesso, secondo l’accusa, chiedendo a Maria Laura Stella Passanante di ritirare la querela sporta nei suoi confronti. Lui, in cambio, avrebbe fatto in modo che fosse rilasciata la concessione edilizia richiesta. Per il 18 gennaio è prevista la requisitoria del pubblico ministero.