S’è aperto davanti la seconda sezione della Corte d’Assise d’Appello di Palermo, il processo a carico di Salvatore Savalli, l’operaio trapanese di 42 anni chiamato a rispondere, insieme con l’amante, Giovanna Purpura, dell’omicidio della moglie, Maria Anastasi, uccisa, il 4 luglio di tre anni fa, nelle campagne trapanesi. La prima udienza è stata dedicata alle questioni preliminari. La Corte ha rigettato le richieste di perizia criminologica e psichiatrica avanzate dai difensori dei due imputati. Il processo proseguirà il 21 dicembre con la requisitoria del procuratore generale. Savalli e Purpura vennero condannati in primo grado alla pena dell’ergastolo. I familiari della vittima, assistiti dall’avvocato Concetta Inglese, si sono costituiti parte civile.
E' una storia terribile quella della povera Maria Anastasi, la donna di 39 anni, madre di tre figli e incinta al nono mese, assassinata a colpi di piccone e poi data alle fiamme il 4 luglio 2012. Nonostante la denuncia di scomparsa da parte del marito, le indagini si sono strette attorno a lui e all'amante Giovanna Purpura, che viveva in casa con la coppia. Entrambi sono stati accusati da subito, rispettivamente di omicidio preterintenzionale con l'aggravante della crudeltà lui e di concorso nello stesso reato lei.