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24/11/2015 06:35:00

Marsala. Ecco che fine ha fatto il bus comprato dal Comune per l'Aeroporto

Giulia Adamo, nella sua breve esperienza da sindaco di Marsala, ha avuto diversi chiodi fissi. E guai a chi glieli toccava. Uno di questi era il collegamento bus con l’aeroporto di Trapani-Birgi. Fece comprare addirittura un autobus al Comune di Marsala dopo che gli avevano detto che quelli che c’erano non erano buoni.
Dov’è? Che fine ha fatto l’autobus comprato dal Comune per fare il collegamento con l’aeroporto? E’ parcheggiato da oltre un anno all’autoparco comunale. Non rendeva molto, troppi i costi, pochi i passeggeri, allora si è messo da parte, a pochi mesi dall’entrata in funzione.
L’autobus è stato comprato nel maggio 2014 dal Comune di Marsala. Si tratta di un Iveco Iribus, 19 posti più uno oltre a quello per il conducente, comprato usato dalla Sivibus di Palermo. Il Bus è costato 40.280 euro al Comune di Marsala.
Dopo un primo periodo non è stato più utilizzato dall’estate di quest’anno. Pochi passeggeri rispetto ai costi. La media era di 1,1 passeggeri a corsa. Bastava una Smart, in sostanza, più che un bus da 20 posti. A luglio si viaggiava con una media di un passeggero e mezzo al giorno. Un introito di circa 900 euro, come aveva calcolato l’Associazione Strutture Turistiche di Marsala, contro costi vivi di 12-13000 per lo stesso periodo.
Inoltre è sopraggiunta l’assenza di personale per compiere questo servizio, che si doveva svolgere ogni giorno e 7 giorni su 7. Personale, quindi non ce n’è e assunzioni il Comune non ne può fare al momento. Tanto meno per un servizio che non garantiva la copertura delle spese.

Il servizio non era partito per niente col piede giusto. Nella primavera 2013 l’amministrazione guidata dal sindaco Giulia Adamo aveva istituito il servizio bus navetta Marsala- aeroporto, dopo aver ottenuto dalla Regione l’autorizzazione a compiere la tratta percorrendo il tratto extra urbano ricadente nel Comune di Trapani. Parte il servizio e il bus del Comune di Marsala viene posto sotto sequestro, all’aeroporto, dai vigili urbani di Trapani (che su stazione e parcheggio hanno la competenza) perché il mezzo utilizzato non rispettava i requisiti di legge per compiere tratti extra urbani. Ossia era il classico bus arancione che può girare solo in città, perché non ha il numero prestabilito di posti a sedere. Scoppia la polemica, i campanilismi, il sindaco di Marsala parla di situazione “assurda” e “paradossale”. Ci sono riunioni in prefettura tra la Adamo e il sindaco di Trapani Vito Damiano, ritorna la pace, sembra, e il primo cittadino marsalese dice “è tutto risolto, continuiamo”. Poi però arriva la diffida della Regione che ricorda al Comune di Marsala le condizioni previste nell’autorizzazione di un mese prima per effettuare il servizio, ossia le caratteristiche che devono avere i bus. L’amminsitrazione allora è stata costretta a fermare tutto per qualche giorno. Poi la Mothia Lines ha concesso in comodato d’uso gratuito un autobus idoneo a compiere la tratta finchè il Comune non avesse acquistato un autobus per conto suo. La convenzione ha fatto storcere il naso a molti, sui costì e benefici per il Comune. Per la Cgil anche dopo la convenzione il servizio restava irregolare, in quanto l'autorizzazione della Regione non prevedeva la cessione del servizio a terzi.
Anche per acquistare il bus si è fatta tanta fatica. I soldi messi a disposizione dal Comune non erano abbastanza, le gare sono andate deserte. Poi è stato trovata l’azienda disposta a cedere un bus usato alla cifra di 40 mila euro iva inclusa. Il bus è stato comprato nel 2014, ma non ha riscosso molto successo. Poca pubblicità, corse spesso cancellate o non in orario. Adesso il bus è fermo, parcheggiato all’autoparco.