Diffamazione è l’accusa dalla quale, davanti al giudice monocratico Torre, deve difendersi Angelo Di Girolamo, presidente della locale Confederazione sindacale “La nuova Tutela del cittadino”. Il processo è scaturito dalla querela presentata contro Di Girolamo dall’ex sindaco Giulia Adamo, che si è sentita diffamata da un commento espresso dal sindacalista su un organo di stampa on-line (Marsalaviva). L’ex sindaco ha citato anche civilmente Di Girolamo, chiedendo un risarcimento danni di 50 mila euro e ottenendone poi 10 mila. “Non credo di aver diffamato la Adamo – dice Di Girolamo - la mia era un’opinione di natura politica”. Prossima udienza il 23 febbraio. A difendere il sindacalista marsalese è l’avvocato salemitano Melchiorre Palermo. In precedenza, Di Girolamo ha ingaggiato autentiche battaglie con il presidente di Equitalia Attilio Befera, che l’aveva querelato per diffamazione nel 2013 per le critiche al sistema di esazione. Lo scorso aprile, però, il gup di Roma Massimo Battistini, su richiesta dello stesso pm, ha ordinato l’archiviazione del procedimento. Anche in questo caso, Di Girolamo è stato difeso da Melchiorre Palermo.