Due coniugi marsalesi, Francesco Amato, di 71 anni, e Maria Ciaramida, di 59, sono stati assolti dall’accusa di falsa testimonianza. Per il tribunale, infatti, “il fatto non sussiste”. A difendere i due imputati è stato l’avvocato Giacomo Lombardo. Secondo l’accusa, nel 2001, i due coniugi non avevano detto la verità quando in Tribunale, furono ascoltati come testimoni in un processo per bancarotta fraudolenta (“Gerardi + 2”) poi conclusosi con l’assoluzione dei tre imputati, ma che in precedenza aveva visto la condanna, con patteggiamento, di un imprenditore edile (Pasquale Bosco) dichiarato fallito. L’inchiesta era stata condotta dalla sezione di pg della Guardia di finanza della Procura. I coniugi Amato erano accusati di avere cambiato, in aula, la loro versione dei fatti (“Non è stato Bosco – dissero - a farci riscuotere, in banca, un assegno di 19 milioni e mezzo di lire”) rispetto a quanto dichiarato in fase d’indagine. Adesso, il tribunale ha sentenziato che non vi falsa testimonianza.