E’ ancora paralisi informatica alla Regione siciliana. Attivata una unita’ di crisi. Tutto a causa dell’interruzione del collegamento con i server di Sicilia e-servizi, la partecipata regionale responsabile della cruciale piattaforma digitale dell’ente pubblico. Bloccati i servizi, a partire da quelli sanitari. Anche la pagina web della Regione risulta “non disponibile”. Stop pure agli sportelli dell’Azienda sanitaria provinciale. Un blocco del server deciso dall’ex socio privato di Sicilia e-servizi, iniziato stamane emotivato dal mancato pagamento del fornitore da parte della Regione, e che continua a mettere in difficolta’ la rete pubblica della Regione con disagi a molti servizi ai cittadini.
“E’ davvero vergognoso quello che sta accadendo. Per un po’ di soldi si mettono in discussione servizi essenziali dei siciliani”, accusa Antonio Ingroia, al vertice di Sicilia e-Servizi, “capisco che un’azienda privata faccia i propri interessi e personalmente da mesi sto cercando di mediare tra la Regione e l’ex socio privato per trovare una soluzione che risolva il conflitto e salvi i servizi dei siciliani ma, in maniera irresponsabile, proprio alla viglia dell’incontro decisivo che era stato convocato per oggi, l’ex socio privato ha deciso di spegnere il server che regge l’informatica pubblica siciliana”.
Ingroia spiega di avere aperto immediatamente un comitato di crisi permanente “che sta affrontando la questione e resto fiducioso che alla fine una soluzione si trovera’”. In ogni caso, conclude, “qualcuno dovra’ rispondere dell’enorme danno arrecato che ogni ora che passa aggrava sempre di piu’ i disagi. Tutto questo sulla pelle dei siciliani che, alla fine, sono quelli che pagano sempre il conto”.
Per il capogruppo di FI all’Ars Marco Falcone era noto a tutti che il contenzioso tra socio privato e Regione, in corso da anni, avrebbe causato prima o poi il black-out se non si fosse raggiunta una soluzione, “ma sia il presidente di Sicilia e-servizi Ingroia, che Crocetta, nulla hanno fatto per sciogliere il nodo in tempo utile, superando una situazione da molti mesi potenzialmente esplosiva. Se nei confronti del presidente della Regione abbiamo presentato formale mozione di sfiducia, chiediamo a Ingroia di assumersi le proprie responsabilita’ e di lasciare il vertice dell’agenzia”.