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13/12/2015 03:00:00

Il marsalese Nino Bertolino, umanista e uomo di fede

 di Dino Agate - Nella sala delle conferenze delle Cantine Pellegrino é stato presentato un libro su Nino Bertolino, marsalese maestro di cultura e latinista insigne. Il libro é stato promosso e finanziato da Pietro Alagna, rappresentante delle Cantine Pellegrino, che costituiscono da oltre un secolo la migliore imprenditoria marsalese. Il libro, edito da "Edizioni Il Vomere", non é in vendita ma sarà inviato alle scuole ed alle biblioteche ed é stato distribuito graziosamente agli intervenuti.

Il libro é curato da Giovanni Alagna e da Giuseppe Eugenio Rallo, e contiene tutti gli scritti reperibili di Nino Bertolino: articoli di giornali, saggi ed una "Storia della letteratura latina", che fu adottata nelle scuole. E' davvero meritevole l'opera dei curatori, che così hanno sottratto all'oblio una figura tra le più notevoli dell'intelligenza marsalese nel '900.

Nino Bertolino accoppiava all'acuta intelligenza una grande capacità di esporre le sue idee e di affascinare gli ascoltatori e i suoi discenti. Caso non comune in questo nostro Paese, in cui la cultura spesso si ammanta di autoreferenzialità, e non riesce e farsi capire da chi non é esperto.

Purtroppo, il Nostro é vissuto poco, appena 44 anni: nato a Marsala nel 1904, é morto a Palermo, per un'insufficienza renale, nel 1948. Chissà cosa avrebbe ancora prodotto se fosse vissuto più a lungo!

A Palermo si era trasferito per insegnare lettere nel più prestigioso Liceo della città, il "Vittorio Emanuele II". Nella parte introduttiva agli scritti di Nino Bertolino, sono riportati lettere e ricordi di suoi allievi. Tutti ne ricordano le doti di grande maestro, che sapeva dialogare con i grandi autori del passato, e sapeva coinvolgere emotivamente gli allievi.

A Marsala, il Comune gli ha intitolato una via, una piccola e malandata viuzza nell'estrema periferia, quasi campagna. Sulla targa c'é solo il suo nome, nessun'altra indicazione, che so? "umanista", "maestro di lettere", "latinista"...Nulla di nulla, per cui potrebbe essere scambiato per qualsiasi Bertolino. E' stato rilevato dal preside Aldo Ruggieri, nel suo intervento, che da noi non si sanno scrivere le targhe viarie. Spero che il sindaco Alberto Di Girolamo, che era presente alla presentazione del libro, ed ha ascoltato l'intervento del preside Ruggieri, sappia cogliere l'osservazione del preside.

A pensarci bene, anche la scelta della lontana viuzza intestata a Nino Bertolino, non gli rende ragione, mentre sono state intestate vie cittadine a persone di minore spessore culturale ed umano.

Giovanni Alagna, curatore del volume assieme a Giuseppe Eugenio Rallo, , ha scritto la relazione introduttiva al personaggio, visto nel suo tempo. La relazione, molto documentata ed obbiettiva, mostra che Nino Bertolino non disdegnò lodi al Duce, anche se poi, con la guerra che si stava perdendo, si rivolse ai nuovi ideali di democrazia e libertà. Il consenso al regime fascista nella società a tutti i livelli fu amplissimo per oltre tre lustri, leggermente intaccato dalla pubblicazione delle leggi razziali nel 1938 e dall'ingresso dell'Italia in guerra nel 1940; solo quando fu chiaro che la guerra sarebbe stata persa, una massa sempre crescente di persone scoprì il suo antifascismo. E divenne una gara a salire sul carro del vincitore.

Nino Bertolino fu persona di grande religiosità, e sono commoventi i ricordi del preside Ruggieri e della professoressa Anna Palermo sugli ultimi giorni e le ultime ore della vita terrena di quest'illustre marsalese, che morì attratto dall'immagine luminosa di Dio, evocata nelle sue ultime parole.