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20/01/2016 06:50:00

Gli autolesionisti di Favignana. Rifiuti selvaggi. Se i cittadini deturpano il territorio

 Rifiuti abbandonati a Favignana. Non è la prima volta che scriviamo di abusi di questo genere, di scempi nella “farfalla” del Mediterraneo.
La testimonianza che ci arriva dall’isola simboleggia un modo di fare incivile, con rifiuti edili lasciati a bordo strad, sfabbricidi gettati nel bel mezzo della macchia mediterranea che avvolge il promontorio dell’Isola. Quando sono gli stessi cittadini a maltrattare la propria isola, la cui bellezza è fonte primaria di sussistenza per tutta la comunità.
Dall’isola ci scrivono dell’indignazione provata nel vedere quei rifiuti. “Una persona che dopo aver lavorato ha ritenuto giusto andare sul ciglio della strada e sversare quei rifiuti, senza pensare al danno che quei rifiuti produrranno negli anni, senza pensare che quel ciglio di strada è la casa comune, senza pensare che quel luogo è bello e la gente viene perché è bello, e magari lui stesso lavora perchè il luogo in cui viviamo è bello, la verità è che lo ha fatto senza pensare a nulla!”

 


“Poca cosa”, si dirà, ma che simboleggiano un malcostume da debellare soprattutto in un paradiso come le Egadi.
E queste immagini arrivano poi ad un mese dal sequestro di alcune discariche abusive nei pressi del cantiere del porto di Favignana. L'operazione è stata condotta dalla sezione di polizia giudiziaria della Forestale, in servizio presso la Procura di Trapani. Sequestrati in particolare un'area e un automezzo. Il cantiere, invece, prosegue regolarmente. Al porto sono in corso lavori per 600.000 euro finanziati dalla Regione Siciliana. Verrà dotato di una pavimentazione, di un nuovo impianto di illuminazione e di una piccola gru per l’alaggio e il varo delle imbarcazioni da pesca. Verrà realizzata anche una pensilina-tettoia per i pescatori e verrà acquistata una macchina del ghiaccio.
Ma non è solo il porto ad essere al centro delle polemiche.Sull'isola infatti sorgerà una nuova centrale elettrica.L'aspetto singolare è che la centrale sorgerà in una zona a destinazione d'uso agricola che, guarda caso, è del titolare dell'attuale centrale elettrica. La zona è una tra le più pregiate dal punto di vista paesaggistico, perchè è vicino Cala Azzurra.
Il rapporto tra uomo e ambiente a Favignana, quindi, non è sempre lineare. Quest’estate poi abbiamo raccontato dei cumuli di eternit depositati in diverse zone dell’isola. Il tutto avviene nonostante le denunce dei cittadini, gli interventi degli ambientalisti, e le campagne di bonifica messe in atto nei mesi scorsi sia dall’Amministrazione Pagoto che dall’Area Marina Protetta nei fondali del mare delle Egadi.