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28/01/2016 20:00:00

Trapani, scrive il consigliere Giuseppe Guaiana su Fazio, Damiano e la riforma portuale

Ci scrive il consigliere comunale di Trapani, Giuseppe Guaiana, capogruppo di Forza Italia, intervenendo con una sua riflessione sul deputato regionale Mimmo Fazio e il sindaco Damiano, e sulla riforma del sistema portuale che accorpa i porti di Trapani e Palemo. Questo il testo integrale del comunicato di Guaiana:

 

Ebbene, dopo che il Governo Crocetta è salvo grazie anche al voto del deputato Fazio,  continua sempre più forte il dubbio che il richiamo della “seduta” val bene un nobile intento. E quindi, in questi ultimi tempi, l’on. Fazio armeggia con i socialisti, da come abbiamo letto sul quotidiano “Il Locale” di Trapani, e con coloro che, “liberati” dal Partito Democratico, sostengono l’agonizzante giunta Damiano. Cosa che ci induce a pensare che, al di là dell'atteggiamento formale assunto sulla mozione di sfiducia, è stato questo un evento che l’Onorevole ha certamente “subito”. Insomma, dopo una vita extra regalata al Governo Crocetta, riuscirà adesso, magari come nella favola disneyana, a far trasformare il sindaco Damiano in un bel principe?  

Il Senatore Antonio D’Alì, con la decisione e la veemenza politica che lo contraddistinguono, ha stigmatizzato la sostanza per noi deleteria della proposta del Governo nazionale, preparata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti retto da Graziano Delrio, riguardante il riordino del sistema portuale in Italia, in cui il Porto di Trapani cadrebbe sotto la giurisdizione dell'autorità portuale di Palermo. Con una nota stampa ha già annunciato che interverrà, e pensiamo fortemente, in Commissione Trasporti a difesa dell’autonomia del porto di Trapani, dimostrando il perché questa estensione di Palermo su Trapani non sia assolutamente da consolidarsi. Ma mi chiedo, oltre alla sua voce, chi altri avrà il coraggio di alzare la propria in difesa del porto di Trapani? Cosa farà adesso di concreto la deputazione regionale trapanese, oltre a limitarsi a sterili critiche a mezzo comunicati stampa di circostanza oppure a qualche passeggiata col viceministro amico? Forse potrebbe urgentemente sollecitare la Regione Siciliana (benedetta Autonomia!!!) ad esprimere un parere negativo vincolante sul disposto governativo? Ma un parere, in realtà chiediamo, è già stato espresso o ancora non è stato dato, visto ciò che è già stato espresso verbalmente, e in maniera assolutamente negativa, dal presidente Crocetta sul tema dell'accorpamento fra le autorità portuali di Messina e Gioia Tauro in questi ultimi alla Conferenza delle Regioni? A tal proposito riporto di seguito il comunicato ANSA dei giorni scorsi: "In Sicilia passi avanti su mafia, in Calabria ndrangheta forte" (ANSA) - MESSINA, 23 GEN - "Sostengo l'integrità della Sicilia e quindi visto che Messina è una delle città più importanti della Regione, non capisco perché dovrebbe essere in seconda fila con un'Autorità portuale spostata a Gioia Tauro". L'ha detto stamani il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, in visita alla zona Falcata di Messina dove a breve dovrebbe partire un progetto per la riqualificazione dell'area, commentando l'accorpamento tra le autorità portuali di Messina e Gioia Tauro. "Una cosa era mettere capofila Messina - prosegue Crocetta - un'altra è mettere Gioia Tauro. Ho già espresso il mio dissenso scritto e credo che un decreto fatto senza il pronunciamento della Regione sarebbe anticostituzionale perché noi non siamo stati invitati formalmente, quindi per noi questo accorpamento non ha nessun valore e lo sa bene anche il governo. Tra l'altro questa situazione è totalmente invisa agli operatori economici di Messina che sono preoccupati anche per il peso rilevante che ha la 'ndrangheta nel controllo del porto di Gioia Tauro. Noi abbiamo fatto una grande battaglia per liberarci dalla mafia mentre lì ancora sono all'inizio di un'azione e temiamo le infiltrazioni mafiose della 'ndrangheta che potrebbero estendersi a Messina". (ANSA). Quindi la deputazione trapanese alla Regione parli col presidente Crocetta per ricordargli che la Sicilia non si ferma dalle sue parti, ma è una grande Regione che comprende anche la provincia di Trapani che lui sembra non conoscere e dove comunque dovrebbero esserci dei parlamentari che la rappresentano. Che si attivino questi parlamentari perché, nella discussione che dalle carte pare possa esserci nei prossimi giorni tra Governo e Regioni, il presidente Crocetta parli anche del caso Trapani. Che si diano una svegliata per ricordare al presidente Crocetta che Trapani, per lui, non sia solo il luogo in cui consumare qualche caffè “più o meno offerto” nei bar cittadini durante la campagna elettorale. Chiediamo a tutti di prendere subito posizione e di darci immediate risposte.



Giuseppe Guaiana

Capogruppo Forza Italia

Consiglio Comunale di Trapani