Fazio: "A Trapani non ho nessun accordo con il Pd". Candidature, ecco cosa si muove

 Mimmo Fazio non ha nessun accordo con il Pd o il Psi per essere candidato con il centrosinistra, o quello che è, a Sindaco di Trapani alle prossime elezioni amminstrative. L'ex primo cittadino, oggi deputato regionale, smentisce le indiscrezioni di questi giorni, nonostante proprio giovedì scorso Nino Oddo, segretario del Psi, abbia ribadito, intervistato su Rmc 101, che quello di Fazio è l'identikit ideale per conquistare la città falcata. Ma sono troppi i mal di pancia nella base del centrosinistra, rispetto a colui che è stato comunque sindaco per due mandati del centrodestra, e quindi l'operazione subisce un raffreddamento. La sensazione è che Fazio, che comunque sarà candidato per le amministrative del 2017, ha capito che sia a destra che nel centrosinistra non ha avversari. E quindi non ha bisogno di "endorsement", così come il Pd sa che puntando su Fazio potrebbe trovare agevolmente un candidato vincente, senza passare per le primarie, che tutti vogliono a parole ma che nessuno vorrebbe mai. Al momento Fazio sarebbe candidato di un gruppo di due - tre liste civiche. Il centrodestra potrebbe candidare Livio Marrocco - anche il diretto interessato smentisce - o i vertici di Forza Italia potrebbero chiedere ad Antonio D'Alì in persona di scendere in campo. Le idee invece nel centrosinistra sono tante e confuse. Se si fanno le primarie i candidati potrebbero essere l'ex capogruppo Abbruscato e Pamela Orrù. Questa la nota del movimento di Fazio, Uniti per il Futuro:

Da qualche giorno osserviamo come le chiacchiere da bar, il gossip politico, il pettegolezzo senza costrutto, siano al centro di alcune cronache giornalistiche. Secondo taluni l'on. Fazio ed Uniti per il Futuro avrebbero chiuso una intesa con pezzi del PD e del Psi; secondo altri vi sarebbe un accordo tra l'onorevole Fazio e il sindaco di Erice, Giacomo Tranchida; dichiarazioni di taluni esponenti del Pd accrediterebbero una sorta di patto di desistenza di una parte della sinistra di fronte ad una possibile candidatura dell'on. Fazio a Sindaco di Trapani.
Al divertimento iniziale le fantasiose proposizioni politiche, delle possibili alleanze, delle ventilate intese, è seguita la preoccupata considerazione che in questo confuso clima politico nazionale e regionale, tali notizie non vere potessero risultare verosimili, proprio perché pubblicate da testate giornalistiche e rilanciate da esponenti politici con dichiarazioni tra il serio (quelle di Enzo Abbruscato) ed il faceto (quelle dell'on. Nino Oddo), sia su organi di stampa che sui social network.
Allora, risulta opportuno ribadire per essere chiari e sgomberare ogni dubbio: Uniti per il Futuro e l'on. Girolamo Fazio non hanno intese, accordi, patti con alcuno, né di natura elettorale, né di natura politica, né di spartizione di influenze e poltrone. Non c'è alcun accordo con il sindaco Tranchida, non ci sono patti di desistenza né con il centrosinistra, né con il centrodestra, né con formazioni civiche, associazioni, e quant'altro.
Come dichiarato dall'on. Fazio recentemente, l'unica bandiera sotto la quale Uniti per il futuro si riconosce è quella degli interessi dei cittadini trapanesi. Non vi sono accordi sottobanco con alcuno. Quando sarà il momento il Movimento Uniti per il Futuro, che sarà presente con una sua lista, ufficializzerà posizionamento, alleanze, intese, formazione delle liste, alla luce del sole come è sempre stato costume ed intendimento di ogni suo aderente.
Unico proposito che intendiamo manifestare oggi è quello di essere, per lealtà, coerenza e continuità con l'azione politica svolta, punto di riferimento per i cittadini trapanesi che non vogliono essere ostaggio di partiti e segreterie politiche.
Se qualcuno ha bisogno, o intende regolare conti, lanciare segnali, alludere a proclami in altri partiti ed altre formazioni politiche, si rivolga, per favore, alla sua area di appartenenza, non coinvolga l'onorevole Fazio ed Uniti per il Futuro e ci lasci fuori dal pettegolezzo politico.
Lo chiediamo per il rispetto della verità e delle regole della democrazia. Agli organi di informazioni che, come è giusto che sia, rimangono liberi di argomentare, valutare, ipotizzare, considerare e prefigurare cosa accadrà in futuro, chiediamo almeno il rigore professionale di distinguere la NOTIZIA dal COMMENTO.