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24/02/2016 06:30:00

Tutti parlano di Castelvetrano. Il caso dell'acqua di Felice Maniero

Parla di macchina del fango e di metodo Boffo, il sindaco di Castelvetrano Felice Errante. Il caso, emerso da un servizio del telegiornale Mediaset, è quello del sospetto intreccio d’affari tra Felice Maniero e Matteo Messina Denaro.
L’azienda Anyaquae, intestata al figlio illegittimo dell’uomo che ha terrorizzato il nord est negli anni ’80 con la sua mafia del Brenta, è presente in una delibera del 2012 in cui il Comune ne approva l’offerta, prevedendo l’installazione di un punto di erogazione per la “Casa dell’acqua” e una decina di depuratori per le scuole e gli uffici comunali.
Si tratta di sistemi di filtraggio dell’acqua che però non sono stati più realizzati. “A quella delibera non venne più dato corso – spiega il sindaco in una nota - attesa l’inadempienza dell’impresa proponente alle richieste di documentazione, correttamente formulate dagli uffici tecnici comunali. Di riflesso nessun pagamento ebbe mai ad effettuare il comune di Castelvetrano per quella iniziativa mai definitasi”. 

Il 22 dicembre scorso, infatti, la Casa dell’acqua inaugurata in viale Roma, era stata realizzata da un’azienda di Santa Ninfa.
“La vicenda della casa dell’acqua - spiega Errante - ha origine nel luglio del 2012 quando una società, che godeva anche dell’accreditamento del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, l’Anyaquae, presentava la proposta di che trattasi a mezzo del suo vice-presidente Francesco Paolo Gramasi”.

Pare però che quell’accreditamento fosse stato solo millantato, a giudicare da quanto è emerso nel giugno del 2015, quando ne parlò la trasmissione di Rai 3, Report. Durante la puntata del 7 giugno 2015, intitolata appunto “Felice Patrocinio”, Giulio Valesini aveva chiamato al telefono Felice Maniero: “Mi dica solo una cosa, come fa la vostra azienda ad avere il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole?”. E lui aveva risposto: “L’ha chiesto mio figlio e gliel’hanno dato due anni fa. Non c’è sotterfugi, non c’è niente… Si immagini se io vado a fare sotterfugi o robe non legali”.
Il Ministero delle Politiche Agricole però ha scritto alla Gabanelli, precisando che a quell’azienda “non è mai stato concesso il patrocinio né tantomeno l’autorizzazione all’uso del marchio ministeriale, che anzi va rimosso.”

Eppure Felice Maniero, da procuratore di una società intestata al figlio, proponeva a sindaci, scuole ed ospedali un’acqua speciale, “ottima per la salute dei bambini e di tutta la famiglia”. Con un sistema di filtraggio che “purifica l’acqua fino a renderla oligominerale”.
Peccato che il sistema non purificasse un bel niente.
E se il Comune di Castelvetrano non aveva dato seguito alla delibera del 2012, un comune alle porte di Roma, invece si. Fonte Nuova (ironia della sorte, il nome della città si prestava alla prova) la casa dell’acqua l’aveva installata. Ma dopo l’inchiesta di Report, il sindaco aveva chiamato l’Asl per far fare le analisi dell’acqua filtrata. La capannina fu chiusa perché l’Asl ha scoperto che l’acqua in entrata era potabile, ma all’uscita (dopo il trattamento di filtraggio), i valori di arsenico erano fuori norma.
Probabilmente queste notizie non furono adeguatamente recepite dal Comune di Castelvetrano che, nonostante lo scandalo non aveva ritenuto di dover prendere posizione sulla questione, consapevole del fatto che con l’azienda di Maniero non si era più concretizzato nulla. Dopo il fallimento dell’Anyaquae, il nome di Felice Maniero e quell’unica delibera del sud col nome di Castelvetrano, si è rilevata un’accoppiata interessante. E paradossalmente l’interesse non è arrivato da Rai 3, ma da un telegiornale di Canale 5.
Report si era invece interessato al comune di Fonte Nuova, tanto che avevano chiesto al sindaco Fabio Cannella come fosse stata scelta quest’azienda. E lui aveva risposto: “Fu scelta perché mi fu presentata da persone di mia conoscenza, insomma, medici…”.
In trasmissione mandarono in onda anche una registrazione arrivata in forma anonima, in cui il sindaco Cannella comunicava a Felice Maniero il risultato delle analisi dell’Asl.
Secondo Report però i due non erano tanto interessati alla questione dell’arsenico, ma ad un accordo tra loro precedente all’appalto assegnato. Un accordo che sarebbe stato meglio non far sapere agli autori del programma: “Ahò ma sei tu che hai detto: ‘rispondo io 10 volte’ eh? non io – dice al sindaco Felice Maniero - Io firmavo il contratto secondo te se non mi dicevi 10 volte rispondo io?”.
A Castelvetrano le cose sarebbero invece andate diversamente. La casa dell’acqua di Felice Maniero e “la testa dell’acqua” di Matteo Messina Denaro non sembrerebbero far parte di vasi comunicanti. Ma la “notizia” di canale 5, insieme all’intervento delle Iene sul caso Giambalvo, hanno fatto si che il sindaco Errante cominciasse a sospettare complotti ai danni dell’immagine della città. Un’immagine che ultimamente la classe politica locale non ha certo contribuito a migliorare.


Egidio Morici