Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
01/03/2016 02:15:00

Gibellina, approvato regolamento per l'affidamento e la cura del verde pubblico

Il Consiglio Comunale di Gibellina ha approvato un regolamento che consente a associazioni, imprese e singoli cittadini di chiedere in affidamento gratuito, per un massimo di tre anni, un'area da progettare, abbellire e curare del grande parco pubblico con oltre 20.000 piante distese su oltre 7 ettari di giardini comunali. «Si apre una nuova stagione politica che vede i cittadini in prima linea nella cura del territorio». dichiara il Sindaco Salvatore Sutera. «È l’applicazione concreta del principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale: privati cittadini contribuiscono alla cura dei bisogni collettivi e alle attività di interesse generale, alla politica rimane la funzione di programmazione e coordinamento».  Il Comune, per quanto riguarda le azioni di protezione dell'ambiente, ha iniziato l'abbandono delle pratiche di diserbo chimico e l’avvio di progetti di diserbo sperimentale e biologico. L’amministrazione sta spingendo le politiche del Comune verso il ritorno al diserbo meccanico e manuale o, ancora, verso il piro-diserbo, il diserbo attraverso il calore che, dal punto di vista ecologico, ha un impatto ambientale del tutto trascurabile. «Stiamo pensando a una direttiva che mette al bando l’uso dei pesticidi», afferma l’Assessore all’Ambiente Gioacchino De Simone. «Le erbacce saranno antiestetiche, ma preferiamo proteggere i nostri concittadini dal rischio di contrarre pericolose malattie».