Alla provincia di Trapani, l'ultimo commissario straordinario, Amato, sarebbe sul punto di dimettersi perché la regione non darebbe i finanziamenti necessari a gestire alcuni servizi essenziali, come la manutenzione delle strade e degli edifici scolastico, oltre l'assistenza agli handicappati. Sarebbe il terzo o quarto commissario ad andar via dalla provincia trapanese negli ultimi quattro anni, da quando si cominciò a promettere che le province sarebbero state abolite.
Vi ricordate di quando il presidente Crocetta, nella campagna elettorale che lo portò alla presidenza della regione, prometteva l'abolizione delle province, perché inutili e dispendiose? Poi, una volta eletto, scontrandosi con gli interessi elettoralistici degli altri eletti, cominciò a fare marcia indietro, fino al punto di prevedere un nuovo assetto delle province, cambiandogli il nome e modificandone alcune funzioni. Ora si aspetta il secondo semestre di quest'anno per eleggere i nuovi amministratori nelle nuove province, che intanto non riescono più ad assicurare i servizi tradizionali.
Il chiacchierone Crocetta, di promessa in promessa ha mostrato che non riesce a realizzare alcuna riforma. Nonostante ciò continua a gestire la regione, lasciando in vita i vecchi clientelismi e le nuove lobby di potere. Il fatto é che la maggioranza degli onorevoli non vuole sfiduciarlo, perché teme di non essere rieletta. Eppure nella regione la considerazione che ha questa classe politica é sempre più scarsa. Purtroppo si deve riconoscere che sono stati gli elettori siciliani ad eleggere questi politici, e quindi la prima colpa non può che ricadere su di loro.
Dino Agate