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07/03/2016 06:15:00

Sicilia, la Corte dei Conti/1 : "Cresce il danno erariale. Disoccupazione record: 42,5%"

Sicilia al collasso. Lo dice ai Corte dei Conti. Cresce il danno erariale e crescono i funzionari che lo commettono. 39 milioni di euro contestati nel 2015 a 361 amministratori di vario ordine e grado, politici e burocrati. Ma soprattutto cattiva gestione, uso distorto delle risorse, nessuna programmazione, impiego dei fondi per garantire la casta e non per dar man forte allo sviluppo. E’ un atto d’accusa forte quello del procuratore generale della Corte dei Conti Giuseppe Aloisio durante la sua relazione all’inaugurazione dell’anno giudiziario.

Sotto accusa c’è tutta la gestione della Regione Siciliana negli ultimi anni ma in particolare l’incapacità di rendere attrattivi musei e cultura, i costi della gestione di questo sistema, le relazioni con il personale regionale e i contratti, la Formazione professionale in profonda crisi.

La disoccupazione siciliana è la più alta d’Europa sfiorando il 42,5% ma a fronte di ciò non si vedono politiche attive per il lavoro efficaci. Ma è drammatica anche la situazione dei trasporti assolutamente inefficienti nelle province. Aloisio punta il dito sulla distribuzione di tessere gratuite per il trasporto ai notabili e ai politici a fronte di un servizio del tutto inesistente o scadente per i cittadini e gli studenti.

Nel settore della Formazione professionale sono ben 70 le istruttorie di indagine e procedimenti per danno erariale. I fondi comunitari non sembrano ottenere gli effetti che hanno in altre regioni d’europa, nel settore della Formazione e del lavoro come anche in quello del turismo e della gestione de musei. Un fiume di denaro impiegato senza che questo porti benefici al territorio.

Negativa anche la gestione dei rifiuti che è nel caos più totale per effetto di riforme su riforme annunciate e mai applicate mentre si continua a sperperare risorse senza fornire adeguati servizi alla comunità. Tutti settori nei quali l’azione di governo e Parlamento sembrano improntate ad occasionalità. Valutazioni che potrebbero pesare fra qualche mese quando la Corte sarà chiamata non più soltanto ad esprimere giudizi di carattere generale ma ad emettere sentenza di parifica del bilancio per il 2015, bilancio peraltro già contestato per due volte in udienza pubblica proprio dalla Corte dei Conti.

Tra fenomeni di corruzione sempre più diffusi, appropriazione di denaro da parte di pubblici dipendenti, danni di immagine e sprechi di risorse comunitarie in Sicilia emerge un quadro della pubblica amministrazione fortemente dominato da condotte illecite. Il danno accertato nel 2015 è di quasi 28 milioni.

In materia di contabilità ci sono state cinque condanne e per le altre tipologie sono stati definiti 12 giudizi di responsabilità. L’importo complessivo delle condanne è stato di 27 milioni e 900 mila euro: 8.900 in favore di amministrazioni statali, 18.914 per gli enti locali e 53 mila e 597 per le aziende sanitarie.

I casi più rilevanti riguardano lo spreco di fondi europei per l’industria e l’agricoltura ma anche danni al patrimonio di società partecipate, l’utilizzo improprio di consulenze e professionalità esterne, danni all’immagine, attività libero professionali illecite di medici dipendenti dalle Asp.

Le condanne, ha avvertito il procuratore regionale Giuseppe Aloisio, “non sono virtuali”. Il 63 per cento delle sentenze (56 nel 2015) sono state eseguite. Per le rimanenti le procedure esecutive sono state già avviate.