Il Comune di Favignana – Isole Egadi e l’Area Marina Protetta affiancano il direttivo di Federparchi che, all'unanimità, ha detto SÌ al quesito referendario contro le trivellazioni. Il SÌ al quesito referendario del prossimo 17 aprile è promosso da numerosi movimenti e associazioni ambientaliste e da nove consigli regionali. La domanda cui i cittadini sono chiamati a rispondere con il proprio voto è: “Volete che, quando scadranno le concessioni, vengano fermati i giacimenti in attività nelle acque territoriali italiane anche se c’è ancora gas o petrolio?”.
Il quesito riguarda solo la durata delle trivellazioni già in atto entro le 12 miglia dalla costa, e non le attività petrolifere sulla terraferma, né quelle in mare che si trovano a una distanza superiore alle 12 miglia dalla costa (22,2 chilometri). Se vincerà il SÌ, sarà abrogato l'articolo 6 comma 17 del Codice dell'Ambiente, dove si prevede che le trivellazioni continuino fino a quando il giacimento lo consente. La vittoria del SÌ bloccherà tutte le concessioni per estrarre il petrolio entro le 12 miglia dalla costa italiana, quando scadranno i contratti. Non saranno interessate dal referendum le 106 piattaforme petrolifere presenti nel mare italiano per estrarre petrolio o metano. Raggiungere il quorum è necessario perché solo così il risultato del referendum sarà valido, come previsto dalla Costituzione italiana.
“Le trivelle sono una grave minaccia per i nostri mari e rappresentano un indirizzo energetico insensato – dice il Sindaco delle Egadi e Presidente dell’AMP, Giuseppe Pagoto - che condanna l’Italia alla dipendenza dalle fonti fossili. Una scelta miope che espone a rischi enormi le economie locali. Siamo convinti che sia infruttuoso e irragionevole investire ancora su risorse di questo tipo e non orientarsi verso le energie alternative”. Le isole minori, le coste italiane e le aree marine protette hanno deciso di investire sulla sostenibilità e sul turismo”.
Soppressione base navale della Polizia Penitenziaria di Favignana. Il sindaco Giuseppe Pagoto interviene ancora una volta per scongiurare la chiusura della base navale della Polizia Penitenziaria. Questa volta, lo fa rivolgendosi direttamente al Ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Qui la nota completa:
“Il mio intervento – il terzo nel giro di qualche settimana – è rivolto ancora una volta a sostenere le richieste della Uilpa Polizia Penitenziari Sicilia, il cui segretario, Gioacchino Veneziano, oltre ad aver prodotto delle note dettagliate volte a scongiurare l’ipotesi di soppressione della base navale della Polizia Penitenziaria di Favignana, nella giornata di ieri ha organizzato una raccolta firme sull’isola in cui circa 500 persone si sono espresse in difesa della base navale. Dopo aver chiesto l’intervento del Governo nazionale affinché le motovedette rimangano a presidio di sicurezza dell'arcipelago, dove svolgono anche servizio di Protezione Civile e dove contribuiscono a tutelare l'Area Marina Protetta più grande d'Europa, mi rivolgo adesso al Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, per ribadire la necessità di mantenere il servizio sull’isola, come strumento di controllo dell'arcipelago e presidio di legalità per il territorio isolano. La Base Navale della Polizia Penitenziaria a Favignana è presente da più di 6 lustri, e ha svolto più di 100 interventi in occasione di malori o incidenti sia in mare che sulla terraferma, essendo anche impegnata nei casi di sbarchi di migranti. Negli ultimi 4 anni, a partire dal 2012, anche nella sorveglianza dell'area marina protetta più grande d'Europa. Chiediamo che si tenga conto delle nostre motivazioni e che si scongiuri definitivamente il pericolo di soppressione”.
Il Sindaco delle Isole Egadi
Giuseppe Pagoto