Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
28/03/2016 06:40:00

Marsala, non solo i guasti alla rete. Bollette pazze per l'acqua in città

A Marsala da qualche settimana i cittadini si sono visti arrivare delle bollette dell’acqua, un po’ strane. Con degli importi sopra la media, per una rete idrica fatiscente, che subisce continui guasti, con conseguenti disagi per i cittadini.
Nelle ultime settimane nelle case dei marsalesi, però, sono arrivati i conguagli per la fornitura di acqua per ciò che riguarda il periodo Agosto-Dicembre 2015. Conguagli il più delle volte esorbitanti, calcolati in maniera errata. O meglio, non calcolati. Perchè la società incaricata per la lettura dei contatori, e di conseguenza, dell’emissione delle bollette in molti casi non ha fatto la lettura e ha calcolato un conguaglio forfettario maggiorato. I contatori che non sono stati letti sono quelli posizionati all’interno delle abitazioni, ad esempio, e che non sono stati letti per l’assenza degli abitanti.
Ovviamente la cosa ha suscitato parecchie polemiche e reclami da parte dei cittadini che si sono visti arrivare fatture spropositate.
Sono intervenuti anche politici e sindacati. Aldo Rodriquez, consigliere comunale del movimento 5 Stelle, è intervenuto parlando di “nuova trovata del sindaco Xbene per rimpinguare le casse del Comune”.
Ecco l’intervento del portavoce pentastellato.
“Con ordinanza sindacale del 31 dicembre 2015 il primo cittadino fa pervenire nelle case dei suoi concittadini un conguaglio, per la fornitura d'acqua relativa al periodo agosto-dicembre 2015, gonfiato da una sanzione per la non accessibilità dei contatori da parte della società palermitana che si è aggiudicata il bando per la lettura degli stessi contatori. Diversi sono i cittadini che, verificata l’incongruenza delle letture, già si sono rivolti all’ufficio acquedotto per dichiarare che il loro contatore è perfettamente raggiungibile dagli operatori quindi non sono tenuti a versare il richiesto. Come accade in questi casi a subire le vessazioni di chi è incapace ad amministrare sono i cittadini più disagiati che per motivi vari non possono andare a presentare il modulo o più semplicemente non sono informati e pagano pensando che di un sindaco “per bene” ci si possa fidare. Inoltre dall'ordinanza si evince che il consumo massimo per una civile abitazione è di 168 mc/anno mentre ne addebitano 250 mc/anno se il contatore è all'interno dell'abitazione. Noi del movimento 5 stelle vigiliamo e vigileremo affinché tutti i cittadini siano tutelati e non scambiati per un bancomat dal quale prelevare al fine di coprire i buchi di bilancio figli delle evidenti incapacità di chi amministra o ha contribuito ad amministrare la nostra città”.
Non solo Rodriquez, anche il responsabile della Cisl, Antonino Chirco, ha scritto al sindaco perlando di “salasso devastante per pensionati e lavoratori, a fronte di cifre che arrivano ad erodere oltre la metà dei rispettivi redditi”
Per il responsabile della Cisl di Marsala “è verosimile che gli incaricati della lettura del contatore idrico, i letturisti, non trovando l'utente nella propria abitazione, abbiano rinunciato a registrare i reali metri cubi. Possibile che centinaia e centinaia di utenti siano stati irreperibili? Allora cosa si decide? Un atto di intelligenza, pari all'efficienza di quell'Ente, semplice e sbrigativo, come un gioco da ragazzi: l'aumento, fino a superare il raddoppio, degli importi usuali dei conguagli. Era l'unica via per individuare gli utenti? Al cittadino, colto di sorpresa e giustamente insofferente, non resta che affrontare la superficialità altrui, e al lavoratore chiedere un permesso al datore di lavoro, con il rischio di impantanarsi nelle file e perdere la giornata lavorativa”.
In questi giorni l’amministrazione comunale è poi corsa ai ripari, prorogando la scadenza del pagamento delle fatture al 30 aprile, visti i tanti reclami, e la possibilità per i cittadini di chiedere il ricalcolo.
Il Comune di Marsala ha infatti ricordato che “il Regolamento comunale impone di rendere accessibile agli operatori la lettura del contattore dell’acqua. Spesso questa operazione non è possibile; talvolta accade pure che i contatori non sono funzionanti o addirittura mancanti, pur essendo a carico dell’utente tenere efficiente il misuratore del consumo dell’acqua (è scritto nel contratto che si sottoscrive con il Comune). Pertanto, riscontrato il mancato rispetto degli obblighi di legge – e considerato altresì che l’acqua è una risorsa importante e non va sprecata – si è proceduto ad una fatturazione forfettaria del saldo canone dello scorso anno, calcolando un consumo presunto di 200 mc., proprio per la “mancata lettura del contatore idrico””. Secondo l’ordinanza sindacale è poi opportuno che - oltre a comunicare la lettura del contatore – si presenti anche una foto del misuratore riportante il quantitativo d’acqua consumato (si evita la verifica d’Ufficio).
A Marsala il servizio di lettura dei contatori e recapito delle bollette viene affidato ogni anno ad una ditta esterna. Per il 2016 la spesa è di circa 25 mila euro. E questo è solo uno degli ultimi problemi della gestione delle risorse idriche in città. A Marsala infatti c’è una rete fatiscente, soggetta a continui guasti e perforazioni delle condutture che causano disagi agli abitanti di tutte le zone della città.