L’acetone è un disturbo assai frequente in età pediatrica e dipende da un disordine metabolico: il corpo, per produrre energia, deve bruciare zuccheri e grassi. Se i primi finiscono, magari dopo un periodo di forzato digiuno, sono i secondi a fare da carburante per l’organismo, ma quando utilizzati producono sostanze di scarto che si chiamano corpi chetonici. Questi, se si accumulano nel sangue, diventano tossici e determinano il malessere appena descritto. L’acetone si riconosce per nausea, vomito, mal di testa, occhiaie e alito caratteristico che ricorda quello della frutta troppo matura. Ciò può accadere dopo una febbre o un periodo di relativo digiuno.
Come si cura l’acetone nel bambino? La soluzione è semplice, basta un po’ d’acqua in cui va sciolto un po’ di zucchero. La restituzione degli zuccheri fa si che si interrompa il meccanismo di utilizzazione dei grassi e, quindi, la produzione dei corpi chetonici. Ovviamente il bambino deve essere seguito per due o tre giorni con un regime alimentare adatto a ripristinare l’equilibrio del suo metabolismo.
Succhi di frutta, tè, acqua zuccherata vanno benissimo per la fase acuta (anche le soluzioni idrosaline in libera vendita in farmacia sono molto utili in questo caso), ma quando il piccolo ricomincia ad avere fame è necessario evitare di fargli fare grandi abbuffate e soprattutto è indispensabile dargli cibi giusti. Pasta, riso, carni bianche con cotture semplici, pesce e verdure lessate. Il condimento deve essere limitato e a base di olio di oliva. Lo yogurt magro può essere uno spuntino gradevole ed è ben tollerato, così come le fette biscottate. È consigliabile evitare, per almeno due o tre giorni, latte intero, panna, burro, carni rosse e insaccati. Vietate anche le merendine, così come le uova e i formaggi. Abusare di alimenti ricchi di grasso peggiora la situazione, nel bambino che soffre di acetone. Se il bambino ha episodi di acetone senza aver avuto febbre o vomito o come conseguenza di periodi di digiuno forzato, è il caso su indicazioni del pediatra, di verificare la sua alimentazione quotidiana; potrebbe essere infatti troppo ricca di alimenti grassi che producono i corpi che tonici. Fortunatamente l’acetone è facile da trattare e da risolvere, ma se compare troppo frequentemente, potrebbe essere la spia di abitudini alimentari da rivedere.
Dott. Angelo Tummarello
Pediatra di famiglia
Consigliere provinciale della Federazione Italiana Medici Pediatri
Ricercatore e divulgatore scientifico
Marsala
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