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02/06/2016 06:30:00

Marsala. Omicidio Mirarchi. Da Mattarella a Renzi, le reazioni

Cordoglio e incredulità per l'omicidio del Maresciallo Capo Silvio Mirarchi, morto ieri pomeriggio dopo che la sera prima era stato raggiunti da alcuni colpi d'arma da fuoco mentre svolgeva un appostamento nelle campagne di Marsala. Mirarchi era vicecomandante della stazione dei Carabinieri di Ciavolo, frazione di Marsala, aveva 53 anni. Con un collega stavano svolgendo delle attività finalizzate alla scoperta di piantagioni di marijuana quando sono stati sorpresi alle spale da colpi d'arma da fuoco. I tentativi di salvargli la vita sono stati vani. 
In queste ore sono state tante le reazioni all'uccisione del Maresciallo, con la notizia che ha fatto il giro dei principali giornali e tg nazionali. 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è detto profondamente addolorato e ha inviato al comandante generale Tullio Del Sette un messaggio di cordoglio, esprimendo la ferma condanna per "il brutale agguato, che priva l'Arma di un servitore dello Stato coraggioso ed esemplare". Mattarella ha pregato il generale di far giungere alla famiglia della vittima sentimenti di solidarietà e di vicinanza, a nome dell'Italia intera e suoi personali
Anche il premier Matteo Renzi ha chiamato, a quanto si apprende da fonti di governo, il comandante Del Sette per esprimere le condoglianze sue e del governo ai carabinieri e alla famiglia del maresciallo ucciso.
E in un tweet il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha scritto: "Con profondo dolore ho appreso della morte del maresciallo capo Silvio Mirarchi. Vicina alla sua e alla grande famiglia dei Carabinieri".

“Il dolore della famiglia per la scomparsa del maresciallo Silvio Mirarchi, è il dolore di una città che - oggi- affettuosamente abbraccia la moglie e i due figli di questo nostro concittadino servitore dello Stato. Una morte che addolora ciascuno di noi, ancor più profondamente perché avvenuta nell’atto di compiere il proprio dovere. Saremo eternamente grati al valoroso carabiniere Silvio Minarchi; così come riponiamo la massima fiducia nelle Forze dell’Ordine affinchè al più presto vengano arrestati gli assassini. A nome dell’Amministrazione comunale e della Città di Marsala, esprimiamo le più sentite condoglianze alla famiglia Mirarchi e solidarietà all’Arma dei Carabinieri”.
Questo il messaggio del Sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo e del presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano.

La Senatrice Pamela Orrù ha espresso il suo cordoglio per la morte del Maresciallo Mirarchi. La parlamentare del Pd si è detta “molto turbata per quanto accaduto nella nostra provincia in queste ore”, manifestando la sua “vicinanza alla famiglia del Maresciallo Mirarchi così gravemente e ingiustamente colpita” ed esprimendo “la massima solidarietà all’intera arma del Carabinieri. Colpire un rappresentante delle forze dell’ordine, che ogni giorno, incuranti del pericolo, tutelano la nostra quotidianità – ha rimarcato la Senatrice Pamela Orrù - è un atto vile ed insopportabile”.

"La morte del maresciallo Silvio Mirarchi per mano di un criminale, al momento ignoto, ha segnato questa giornata con un dolore immenso per tutta la comunità marsalese e non solo; è un lutto per le istituzioni - ha detto il deputato questore all'Ars Paolo Ruggirello. Se ne va un servitore dello Stato nell'atto di svolgere con grande responsabilità il suo compito, ovvero garantire la sicurezza.
Il crimine ha fatto un'altra vittima; E' un fatto inaccettabile. Esprimendo il mio cordoglio alla famiglia di questo eroe, e voglio manifestare la mia solidarietà a tutti gli agenti delle forze dell'ordine per il lavoro che svolgono quotidianamente e per quello che stanno facendo nel voler rintracciare l'autore di questo vile gesto. Ricordate che non siete soli!"
"Sono profondamente addolorata per la morte di Silvio Mirarchi. Il maresciallo dei carabinieri ferito mortalmente mentre era in servizio antidroga nelle campagne di Marsala martedì sera". Lo dice la parlamentare regionale PD Antonella Milazzo.
"Quanto accaduto - continua - è il segno che la criminalità organizzata nel marsalese è in piena attività. È il momento di intensificare le misure di controllo che consentano di estirpare qualunque forma di strapotere criminale. Alla famiglia del maresciallo Mirarchi - conclude_ va il mio personale cordoglio".

Aldo Rodriquez, consigliere 5 Stelle Marsala: "una vita dedicata a servire il paese spezzata da uno sparo nella notte, alle spalle come i vigliacchi. Così muore un carabiniere per mano di ignoti vicino ad una piantagione di cannabis. Lo sgomento è forte ma la rabbia di più. La rabbia nel vedere morire un maresciallo, un uomo di stato dedito al lavoro, per mano di criminali senza scrupoli ci ricorda che la criminalità c'è e che chi la combatte lo fa anche a costo della vita e a tutti loro va il nostro rispetto e la nostra ammirazione. Ci uniamo al dolore della famiglia del maresciallo Mirachi e speriamo che presto l'autore di questo indegno gesto sia consegnato alla giustizia".

Dal mondo ecclesiastico arriva il cordoglio di don Francesco Fiorino. "Nella mia Marsala è stato ucciso barbaramente un servitore dello Stato, il maresciallo Silvio, cioè un uomo che ci difendeva tutti, che lavorava con costanza per la nostra libertà e per assicuraci protezione dalle mani criminali e sanguinarie. Appresa della sua morte subito così ho pregato: "Dio fermi le mani dei violenti e di quelli che li coprono con vigliaccheria e omertà. Signore, Dio di giustizia e di misericordia, accogli nel Tuo Regno di luce infinita il nostro fratello Silvio così barbaramente ucciso. Sostieni e proteggi i suoi familiari". tre la preghiera dobbiamo, a mio parere, subito agire per contrastare questi individui, senza coscienza e disumani, che hanno colpito mortalmente il nostro caro Carabiniere. Mi appello a tutti, a cominciare dai marsalesi fino alle più alte Autorità dello Stato, per unirci attorno ai familiari del nostro fratello Silvio con concretezza e affetto e per intraprendere iniziative efficaci e costanti perché vengano fermati queste menti corrotte e distruttive. Uniamo le forze con coraggio e decisione. L'impegno per migliorare la nostra società non si può delegare a nessuno. Collaboriamo con la Magistratura e le Forze dell'ordine per affermare la legalità e la civile convivenza in ogni ambiente. Difendiamo insieme la dignità e l'unicità di ogni essere umano".

Queste le parole dell'Arciprete di Marsala Padre Giuseppe Ponte: "Il Maresciallo Silvio Monarchi è stato barbaramente ucciso mentre svolgeva con coraggio il suo servizio per contrastare una delle piaghe più tristi della nostra città: la droga. Alla famiglia del maresciallo Silvio, all'Arma dei Carabinieri, in modo particolare alla Compagnia dei Carbinieri di Marsala, desidero esprimere la mia ammirazione e gratitudine a un servitore del nostro paese e far giungere i sentimenti di partecipazione al dolore e al lutto uniti alla preghiera e all'impegno solidale per una città più vivibile da parte mia e di tutta la comunità ecclesiale di Marsala e Petrosino".

Giovanni Sinacori, segretario Comunale dell'Udc. "Il vile attacco perpetrato a danno dei militari, in servizio per arginare fatti delinquenziali che, purtroppo, ha visto cadere il maresciallo Mirarchi stroncando una giovane vita strappata all'affetto dei propri cari, ci lascia sgomenti ed attoniti. Siamo vicini a Lei ed a tutti i suoi Uomini nel momento del lutto che ha colpito l'intera comunità marsalese e la preghiamo di presentare le nostre più Vere e Sentite Condoglianze alla famiglia del maresciallo Mirarchi , caduto in servizio nell'espletamento del Suo dovere, per rendere più sicura e vivibile la città di Marsala".


Il Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia Gioacchino Veneziano, esprime la propria costernazione."Anche a nome dei quadri e degli associati della UIL Polizia Penitenziaria di tutta la Sicilia esprimo vivo cordoglio per il vile ed ignobile agguato e la prematura scomparsa del collega impegnato in compiti di contrasto al crimine organizzato….” Non posso che affermare continua Veneziano che l'indegna imboscata perpetrata nei confronti di un tutore dell'ordine deve essere perseguita senza indulgenza e che i responsabili di questo atto abietto possano essere assicurati alla giustizia nel più breve tempo possibile".