Nell’ambito dei compiti istituzionali di monitoraggio delle imprese impegnate nella realizzazione di opere pubbliche, personale della Direzione Investigativa Antimafia di Trapani, in ottemperanza al Decreto emanato dal Prefetto di Trapani, dott. Leopoldo Falco, ha diretto e coordinato l’accesso ispettivo presso il cantiere dove sono in corso i lavori di demolizione di palazzine – ricostruzione degli stessi fabbricati – sistemazione delle aree esterne con realizzazione di fognature e di asfalti. Si tratta delle palazzine popolari di via Mazara, a Marsala, la cui spesa prevista è di circa 3,5 milioni di Euro.
Il controllo della DIA, effettuato in sinergia con il “Gruppo Interforze” – istituito presso l’Ufficio Territoriale del Governo di Trapani e composto, oltre che da un Funzionario della DIA, da personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Direzione Territoriale del Lavoro e del Provveditorato OOPP, è finalizzato a prevenire le infiltrazioni mafiose nei cantieri di lavoro.
L’accesso al cantiere, a cui ha partecipato anche personale dell’Azienda Sanitaria Provinciale e della Direzione Territoriale di Trapani per i profili di rispettiva competenza – sicurezza sul lavoro e regolare assunzione dei lavoratori - , effettuato in maniera tale da non ostacolare la normale attività lavorativa, ha permesso il controllo di 3 società e dei relativi mezzi e dipendenti. In totale sono state controllate le posizioni lavorative di 12 persone presenti sul cantiere e quattro mezzi.
L'assetto societario delle imprese impegnate nel cantiere, i rapporti contrattuali in essere, le maestranze identificate ed i mezzi d'opera individuati, saranno soggetti ad accertamenti e riscontri al fine di rilevare criticità legate ad eventuali condizionamenti da parte della criminalità organizzata.
La storia delle palazzine popolari di via Mazara è lunga e piena di tensioni. Nel 2009 vennero sgomberate per i pericoli di crollo. Le famiglie sono state sovvenzionate fino a qualche mese fa con dei contributi da parte del Comune per il pagamento dell'affitto in attesa che si sistemassero gli alloggi. Qualche mese fa le tre palazzine sono state demolite, dopo anni di iter burocratici, e ora si stanno ricostruendo. Al termine dei lavori si dovrà decidere chi dovrà occuparle, se i precedenti abitanti o altre persone in graduatoria.