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14/07/2016 06:02:00

Caos rifiuti in Sicilia, adesso Crocetta spinge sulla differenziata e striglia i Sindaci

Emergenza rifiuti, la situazione di oggi: la discarica di Trapani è chiusa, e pertanto in molti Comuni della provincia di Trapani non ci sarà raccolta dei rifiuti. Tra i Comuni coinvolti anche Marsala ed Alcamo.  

La Giunta regionale ha approvato l'istituzione dell'ufficio speciale per la differenziata.  L'ufficio, sotto il coordinamento della Presidenza della Regione e del Dipartimento Acqua e rifiuti, opererà come supporto alle amministrazioni comunali per la corretta impostazione e la piena attuazione degli obiettivi di incremento della raccolta differenziata. Lo rende noto la presidenza della Regione.
    "L'ufficio - prosegue - opererà per il raggiungimento dei seguenti obiettivi: adozione da parte di tutti i Comuni siciliani, anche mediante commissariamento ad acta, dei Piani comunali per la raccolta differenziata; predisposizione dello schema tipo di Regolamento e Piano da approvare con decreto del presidente della Regione, per i Comuni inadempienti" L'ufficio, incardinato presso la Presidenza della Regione, sarà in carica fino a ottobre 2017 e sarà guidato dall'ingegnere Salvo Cocina.

Riferendosi alle polemiche di questi ultimi giorni e all'ipotesi circa un possibile commissariamento della Regione il Governatore Rosario Crocetta replica:

"Coloro che hanno straparlato sono serviti e i gufi hanno avuto torto. Si è trattato di un'ignobile speculazione, derivata da problema organizzativo connesso alla tardiva comunicazione da parte della Rap dell'impossibilità di procedere nelle misure richieste di biostabilizzazione dalla Regione, che ha determinato un problema organizzativo".

"Con le misure dei prossimi giorni e i provvedimenti sulla differenziata - conclude Crocetta - dimostreremo che nonostante le difficoltà ereditate dal passato, governiamo processi difficili con decisione e determinazione".

“Mentre a Napoli c’era un problema di carenza di discariche e la stessa situazione c’è attualmente a Roma – prosegue Crocetta – in Sicilia i problemi veri sono l’assenza di strutture di biostabilizzazione nella discarica di Siculiana e i livelli inconcepibili e assurdi di differenziata. Chi invoca il commissario, deve sapere che in fase di intesa con il ministero, avevo posto il problema di avere almeno 45 giorni di proroga del 191 e che, correttamente, dal ministero venne replicato che non non era possibile in alcun modo derogare alle norme ambientali”.

"Sto predisponendo - ha aggiunto Crocetta - un atto che consenta l’intervento sostitutivo immediato in materia di differenziata, perché i comuni siciliani non possono fare soltanto il 10% a fronte di un 60% previsto dalla legge. Questa situazione  non sarà più tollerata. Noi agiremo con interventi e poteri sostitutivi, poiché la situazione dei rifiuti in Sicilia, deve allinearsi al rispetto delle leggi e ai compiti che riguardano anello del sistema. Diversi comuni hanno avviato la differenziata, producendo risultati significativi, quei comuni non possono subire danni provocati da coloro che non la realizzano. Ripeto con forza e decisione che non ci sarà alcuna emergenza, la situazione richiederà qualche giorno per la normalizzazione, anche per smaltire l’arretrato accumulato. Nessuno faccia demagogia, soprattutto perché – conclude il presidente - il principio di responsabilità riguarda tutti".

Secondo i dati ISPRA relativi al 2014 (gli ultimi utili), tutte le Regioni italiane raggiungono una percentuale di raccolta differenziata in crescita eccetto la Sicilia che, in contrazione, raggiunge il 12,5% rispetto al 2013 che era al 13,3%. Anche la Calabria aumenta dal 14,8% del 2013 al 18,6 del 2014. La Campania arriva al 47,6%.

In Sicilia, nelle tre città maggiori, i chili di rifiuti differenziati per abitante sono pochissimi: a Messina 35 kg/abitante per anno, a Palermo 42 kg, a Catania 61 kg.

E’ arrivato il momento – afferma il presidente di Federconsumatori SiciliaAlfio La Rosa – che politici e amministratori pubblici smettano di giocare a scarica barile. E’ fondamentale attivare forme di coordinamento tra tutti i soggetti interessati e favorire la partecipazione stabile dei cittadini per fronteggiare questa situazione creata dall’inerzia, dalla incapacità e dalla mancata volontà politica”. “Non permetteremo – conclude La Rosa – che questa ennesima emergenza costruita a tavolino venga presa a pretesto per aumentare i costi a carico dei cittadini consumatori, in un disperato tentativo di appianare il mostruoso debito da 1,5 miliardi di euro accumulato nei decenni dal (non) sistema rifiuti siciliano”.

Intanto continuano i disagi in provincia di Trapani. Oggi ad esempio a Marsala e ad Alcamo non ci sarà la raccolta dei rifiuti, con grave danno per le città. E anche le quantità assegnate alle città per i conferimenti nella discarica di Trapani (oggi chiusa) sono largamente inferiori a quelle necessarie.