A Mazara del Vallo cresce la preoccupazione degli operatori della marineria locale relativamente alla mancata escavazione del porto canale. Si sono riuniti i rappresentanti del Coordinamento Filiera Ittica Mazara, nella sede del Distretto della Pesca, associandosi all’allarme lanciato dal sindaco Cristaldi e degli altri operatori economici, lamentando il fatto che ormai il porto non è più navigabile creando pesanti disagi all’economia locale e di quelle famiglie che vivono di pesca.
“E’ passato tanto, troppo tempo – ha dichiarato Domenico Asaro, presidente di Confederazione Imprese Pesca Mazara – per l’avvio dei lavori di ripristino necessari a rendere agibile ed atto alla fruizione il Porto di Mazara del Vallo. Trovo incomprensibile, inconcepibile che il porto della più importante marineria del Mediterraneo non sia navigabile provocando danni economici e sociali di spropositate dimensioni. In questo quadro disperato abbiamo oggi il diritto ed il dovere di sensibilizzare ed invitare attorno ad un tavolo tutti i protagonisti di questa ingarbugliata vicenda”.
“Il fine – ha sottolineato Giovanni Di Dia, responsabile della Flai-Cgil di Trapani – è quello di stimolare chi di dovere ad agire con tempestività nell’espletamento delle procedure necessarie all’avvio dell’escavazione del porto canale mazarese”.
“Bisogna verificare, insieme agli attori istituzionali pubblici e privati, – ha infine avvertito il presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu, Giovanni Tumbiolo – i progetti finalizzati alla escavazione definitiva del porto, alla sua illuminazione notturna, quindi alla sua piena funzionalità e fruizione. L’occasione di un incontro con tutti i soggetti interessati sarà propizia per disegnare, in un clima costruttivo, il futuro del porto di Mazara strategico all’economia marittima del Mediterraneo”.