Silvia Agostino, classe 1989, 165 cm., è il nuovo libero della Sigel Marsala. Nata a Premosello Chiovenda, paesino della provincia di Verbania Cusio Ossola non molto distante dal confine elvetico, inizia scherzando sulle proprie origini – Sono una svizzerotta – ci dice – anche se la mia carnagione non da certo a vederlo – E’ rilassata. E’ appena rientrata dalle meritate vacanze in Grecia e il suo umore lo lascia subito a intendere. Allegra e carica a mille, prontissima ad affrontare la sua prima esperienza al sud – Diciamo che ho molte aspettative. Sicuramente ho voglia di crescere, dentro e fuori dal campo. Voglio fare bene e raggiungere l’obiettivo che la società ha in mente.Ma che io non pronuncio perché sono molto scaramantica – Ma facciamo un passo, anzi diversi passi indietro e iniziamo, insieme a lei, a scorrere i fotogrammi della sua carriera – Ho iniziato nelle giovanili del Premosello Chiovenda. Quindi sono andata a Ornavasso, partendo dalla serie C fino ad arrivare alla B1. Ho cominciato giocando da banda. Ma poi, vista la mia statura, mi hanno detto a chiare lettere che se avessi voluto continuare a giocare non potevo far altro che…il libero – Ci scherza su, sprizza simpatia da ogni parola – Le mie prime soddisfazioni sportive me le son prese a Flero, ancora in B1. Nella cittadina bresciana sono arrivata nel 2011 – inizia ad andare indietro con la memoria – Flero è stata un’esperienza bellissima. Abbiamo vinto il campionato all’ultima giornata. Eravamo una squadra che lavorava tanto. Ma sapevamo farlo divertendoci in ogni allenamento. Questa è stata la nostra arma vincente – Poi il salto in A2, a Mazzano, ancora in provincia di Brescia. E quindi il trasferimento a Chieri, dove Silvia raggiunge la piena maturazione sportiva – Il segreto di Chieri è che, oltre a trattarsi di una società molto seria, ha saputo preservare, nonostante la categoria già prestigiosa, un ambiente molto familiare – e aggiunge – Poi la città segue un sacco il volley. Quindi avevamo sempre molta gente a vederci – Nella cittadina piemontese Silvia gioca anche con Benedetta Marcone, altra neoazzurra – E’ un’atleta molto tosta, vedrete... – E a Chieri è probabilmente legato il suo ricordo più bello – La finale di coppa Italia di B1 persa contro la corazzata Trento, dopo che eravamo sotto due a zero. Con rimonta e sconfitta per un soffio al quinto set . La nostra squadra sulla carta era nettamente inferiore. Noi non avremmo dovuto nemmeno vedere palla – e infine conclude con soddisfazione – Sono stata davvero orgogliosa di me e della mia squadra – Ora eccola qui, lanciata alla scoperta del profondo sud – Non conosco le squadre del girone meridionale – va così a chiudere il discorso d’apertura – Per me sarà un esperienza davvero nuova. Non sono mai stata tanto lontano a giocare. Avrò un sacco di stimoli nuovi – Parole chiare, che rendono subito l’idea dello spirito con il quale Silvia Agostino si appresta a indossare la maglia azzurra. Stimoli che saprà trasmettere e che le regaleranno sicuramente tanto per la sua crescita professionale. In bocca al lupo anche a te Silvia.